lunedì 16 luglio 2012

Ein Jahr ist vorbei...parte seconda

Prosegue da qui la mia profonda e minuziosa analisi del mio primo anno in terra tedesca: la Germania vista da me dalla A alla Z, ovvero come vivere spaesati ed essere felici!

H come HIMMEL - Bello come il ciel di Lombardia quando è bello? No! Bello come il ciel di Turingia quando è bello! Dove il "quando è bello" è fondamentale, data l'esiguità di giornate serene a disposizione. Ma quando il sole finalmente arriva, non mi è mai capitato di vedere un'immensità così azzurro intenso, pulita e luminosa sopra la mia testa. E la sera, le nuvole si tingono di colori che da noi non esistono: rosso cupo, viola, blu, nero. Inutile dire che, in una piccola città immersa nella natura come Nordhausen, il cielo notturno è un'esperienza davvero imperdibile (quando è sereno, ovviamente): le poche luci artificiali permettono di godersi una volta celeste immensa punteggiata di stelle che sembrano lampioni tanto sono grosse e brillanti. E con un po' di nostalgia penso a quanto sarebbe bello godersi lo stesso cielo sdraiati nel tepore di una spiaggia italiana...  
I come ITALIA! - Inutile dire di no, i nostri "cugini" tedeschi hanno sviluppato per noi un imprescindibile sentimento di amore-repulsione che, volenti o nolenti, ci costringe a stare vicinivicini. Dicono di amare il nostro clima, la nostra cultura, il nostro mare, il nostro sole, il nostro cibo. Ma poi si lamentano del traffico, dello smog, dei ladri, del costo della vita. Come se noi non ce ne fossimo mai accorti, liebe Freunde! Non è che potete pretendere la perfezione, siamo italiani dopotutto. E allora si creano la loro piccola illusione d'italianità nel pieno rispetto della perfetta tedeschità, aprendo Restaurante Vero Italia Pizza Sprint un po' ovunque e spacciando Pene Arabiato come verace piatto italico. Ma comunque lo so, liebe Freunde, che in realtà continuate a sbirciarci con un po' d'invidia, cercando di capire come possiamo, noi bifolchi italioti, rovinare un Paese così bello. 
Quando lo scopriamo anche noi ve lo diciamo, comunque.  
J come JAWOHL - Ovvero l'arte di dire sempre di sì anche quando non capisci una mazza. 
Che è più o meno quello che mi capita ogni volta che entro in qualche ufficio o devo sbrigare qualunque cosa che non sia comprare un chilo di pomodori o suonare il pianoforte. Bisogna guardare con somma concentrazione l'interlocutore, aggrottando la fronte per fargli capire che sì, stiamo ascoltando e traducendo minuziosamente ogni singola sputacchiante sillaba del suo discorso (ricordate lo sguardo falsamente concentrato rivolto alla prof di matematica mentre vi rispiega per l'ottava volta il teorema delle funzioni implicite, sperando che noti la vostra totale abnegazione e comprensione della materia in modo che non vi faccia domande dopo?); interloquire di tanto in tanto con Jaa, Natürlich, Ach so, Stimmt. Annuire con espressione grave e pensosa. E pregare che lì dentro non ci fossero dei punti di domanda.
Kartoffelpuffer mit Apfelmus
K come KARTOFFELN - Il piatto nazionale della Germania. Qui i tedeschi esprimono al massimo potenziale tutta la loro fantasia culinaria. Rösti, insalata di patate, patate e cipolle, patate e cetrioli, patate e patate, Frittes, Kartoffelnudeln (pasta di patate, tipo gnocconi), Klöße (che sono dei pallozzi fatti di patate crude grattugiate), arrivando ad aberranti accostamenti che possono includere marmellate - dalla salsa di rabarbaro alla composta di mirtilli. Una cara amica mi invitò un giorno a casa sua a mangiare i Kartoffelpuffer, una parola dal suono puffoso che mi ha incuriosito. Non sono altro che frittelle di patate...che lei mi ha disgraziatamente servito con abbondante mousse di mela! E mentre cercavo di trangugiarle mi è apparso il santo protettore dei pizzaioli che scuoteva la testa, amareggiato. 
L come LINGUA - Scheiße! Non è un caso che questa sia la prima parola che mediamente ogni italiano impara non appena approda nel magico mondo della lingua tedesca: una bella parolaccia è quanto di più espressivo il malcapitato riesca ad esalare, dopo che la lingua gli si è attorcigliata in qualche groviglio di consonanti o quando si rende conto che l'acca, sì, maledizione, va pronunciata. Eichhörnchen, stupido essere peloso. Tanto per dirne una.
M come MODA - Argomento che mi sta a cuore per le grandi soddisfazioni che la sciatteria tedesca mi regala, facendomi sentire elegante e alla moda (leggere qui per approfondimenti). Tuttavia urge un rientro a Milano con impellente bisogno di shopping. Crisi dei saldi? Arrivo io!!

[...continua...]

Ein Jahr ist vorbei...parte prima

Quasi un anno è volato da quando ho deciso di imbarcarmi nella mia avventura tedesca: un po' come tutte le cose entusiasmanti e dense di novità mi è sembrato allo stesso tempo passare rapidissimo e interminabile. "Solo un anno??!!" e "Già un anno!" si fondono in un lasso temporale indefinito e mutevole, che in ogni caso sta per volgere al termine.
Una città nuova mi aspetta dietro l'angolo, una casa nuova, un lavoro nuovo, e una vita completamente nuova finalmente accanto a quel matto che per amore ha deciso di affrontare lo studio del tedesco e lanciarsi in quest'avventura con me!
Tempo di bilanci, ordunque! Un po' come a capodanno, quando blog e giornali fanno a gara per sciorinare il meglio e il peggio dell'anno passato, solo che io lo faccio a luglio...Veh, che originale! 

A come ADRENALINA - I primi giorni in Germania sono stati un vero tuffo nel vuoto: non sapevo cosa aspettarmi, come comportarmi, cosa sarebbe accaduto...La risposta: un bel niente! Certo, all'inizio è tutto diverso e incasinato, ma poi ci si accorge che la vita in fondo non è poi molto diversa da quella di sempre e che i tedeschi non stanno lì a scrutarti come se fossi una creatura aliena. In fondo la Germania è come l'Italia, solo più ordinata, più pulita, più fredda e con più consonanti.
B come BROKKOLI - Un giorno capirò perchè diavolo i tedeschi, che hanno una lingua così complessa e ricca di sfumature, non siano mai stati in grado di coniare alcuni semplici vocaboli preferendo invece importare direttamente un termine straniero. Ma storpiandolo. E così fioccano i Pepperoni (che non sono i peperoni), i Salami (che non è il salame), i Brokkoli (che effettivamente sono i broccoli, ma con 'ste kappa da bimbominkia che mi fanno morire...Bella zio, la vekkia m ha mndt al merk a kmprr i Brokkoli). 
C come CANZONI - Accendete la radio e fate una rapida incursione nel magico mondo del podcast radiofonico germanico: è un'esperienza scioccante ma che fa profondamente rivalutare il livello qualitativo della musica leggera italiana. Avete presente quando si fa zapping disperato e si capita immancabilmente su quei canali incomprensibili dove coppie di vecchietti ballano non si sa bene come e perchè? Ci sono sempre una tizia che canta con voce anonima da balera e un tizio con chitarra/fisarmonica/coretti su una base di zum-pa-pa e sintetizzatore...Eccoli! Sono le star della radio tedesca!
D come DESOLAZIONE - Ovvero, il mondo dopo le 18. Non c'è santo che tenga: i negozi chiudono, la gente esce da lavoro e tutti si barricano in casa fino alla mattina successiva. Non c'è un cane per strada. Effettivamente, non c'è nulla da fare per strada: niente vetrine, niente aperitivo, nienteeeee! 
E come ESTATE - Dove'è??? 14 gradi non sono estate!!
F come FINESTRE - C'è talmente poco sole in Germania che evidentemente far entrare luce in casa propria è una priorità assoluta; effettivamente, dopo una di quelle tetre settimane invernali in cui il grigiume ristagna nell'aria come un sudario, è bellissimo accogliere un raggio di sole in casa la prima mattina di cielo sereno...Non altrettanto bello, almeno per me, è farmi svegliare ogni santo giorno dalla luce che filtra dilaga già alle 5 del mattino facendomi cristonare poco elegantemente. Ma perchè, o amici tedeschi, non mettete delle ca**o di persiane, scuri, tapparelle, quel che volete??!! Non vi disturba la luce dei lampioni la notte? Non vi va di dormire fino alle 10 la domenica? Io ho murato meglio che ho potuto le finestre della mia stanza, ma die Sonne se ne fotte allegramente e viene a baciarmi ogni santissima alba. Guten Morgen!!!
G come GARTEN - Qui in Germania (e in particolare, ho sentito dire, in Turingia) hanno un'abitudine che mi ha incuriosita parecchio fin da subito: gli Schrebergarten. Qui a Nordhausen ce ne sono diversi, dislocati in zone periferiche a fare da "ponte" tra la città e i campi e boschi circostanti. Sono dei mini-giardini uno attaccato all'altro che si affittano, dove la gente va per rilassarsi e godersi le rare belle giornate all'aria aperta, poichè è difficile avere un giardino privato sotto casa. In quel giardino si può farci un orto, le grigliate con gli amici, un'aiuola, ed è permesso metterci un piccolo capanno prefabbricato: alcuni lo usano solo come ripostiglio per i rastrelli, ma nulla vieta di ricavarci un paio di stanzette confortevoli e spedirci il marito quando ti fa girare le balle in casa - questo spiega la presenza di antenne paraboliche, che tra patate e cipolle avrebbero poco senso.