tag:blogger.com,1999:blog-28242710278378081582024-02-02T04:09:35.471+01:00Vivere Spaesati...ed essere felici.Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.comBlogger18125tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-88837670908055787762015-06-19T10:32:00.003+02:002015-06-19T10:33:36.452+02:00Home sweet home<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 15.4559993743896px;">Brianza mood: il fruttivendolo che ti fa assaggiare tutti i tipi di albicocca perché "signora, se deve prendere la prima che capita allora va al supermercato", le sciurette capaci di sostenere discorsi di mezz'ora dicendo solo "ecco" e "brààààva" con la prima "a" strascicata e aperta soprattutto se ci infili un paio di tirate a caso contro le tasse, e aiutare il vecchietto sperduto che "In duèl ul Giulio? La mia mia müje la ma piantà chi 'me n'osti"...Fa iniziare la giornata col sorriso!</span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 15.4559993743896px;"><br /></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNQgHwKftDvvIlLxFBnAUioYtxF1_3Q78WDmtYiWneHDY4zJz9gsw_PyMpBbCFrRDATM51zVD1dvErn_0ZiCNkvFVoGl0HFZs_kGrVz7gojEN4X7j5_YHVpqyfDwkrs6ocFjDVIdx9PUll/s1600/frutta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNQgHwKftDvvIlLxFBnAUioYtxF1_3Q78WDmtYiWneHDY4zJz9gsw_PyMpBbCFrRDATM51zVD1dvErn_0ZiCNkvFVoGl0HFZs_kGrVz7gojEN4X7j5_YHVpqyfDwkrs6ocFjDVIdx9PUll/s320/frutta.jpg" width="180" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 15.4559993743896px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 15.4559993743896px;"><br /></span>Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-73453846221352367982015-02-01T15:34:00.003+01:002015-02-01T15:38:26.906+01:00Sotto zero al parco<div style="text-align: justify;">
Dalla mia finestra un cielo azzurrissimo che fa da contorno a uno splendido sole irrompe promettente nella mia stanza. Wow, che giornata primaverile! Poi lo sguardo si abbassa, e vedo che macchine e strade sono letteralmente glassate di ghiaccio, una bella lastricata scivolosa che non risparmia. Ah, è una di <i>quelle </i>giornate! Tipicamente tedesche. Tu vieni indotto a credere che l'aria sia tiepida, che la vita stia tornando a rifiorire, che se esci il sole ti bacerà appassionatamente la pelle color mozzarella. E invece la morsa di gelo è ancora lì in agguato, pronta a stringersi a tenaglia intorno all'incauto che esce con la giacchina di jeans e la sciarpetta primaverile.</div>
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Ma ci vuole altro per scoraggiarmi, ormai ho deciso! Oggi passeggiata al parco!</div>
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Ogni volta che esce il sole i parchi di Lipsia si popolano: i tedeschi sanno che questa è una delle poche occasioni che hanno di procacciarsi vitamina D gratis, quindi escono a frotte bardati di giacche e guanti tecnici, scaldamuscoli e fasce anni '80. </div>
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Ma la fauna prevalente è costituita da bambini e cani, di ogni foggia, razza ed età. In genere si muovono in piccoli branchi più o meno fangosi; oggi poi l'ambiente è particolarmente divertente perché il fango si è ghiacciato creando pericolosissime piste da bowling all'aperto, ed entrambe le specie vi si lanciano festose ignorando le più elementari leggi della fisica. </div>
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Gioco del giorno: staccare a mani nude i lastroni di ghiaccio e portarsi in giro come trofei cubi gelati da un chilo. Oppure lanciarli e ridere quando si frantumano schizzando schegge gelide addosso alla sottoscritta.</div>
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Oltre a schivare questi piccoli proiettili vaganti, bisogna stare attenti alle bici: il ghiaccio fa un baffo, ai tedeschi. Bici munite ovviamente delle più fantasiose appendici per trasportare cani e bambini non dotati di autonomia motoria. </div>
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Ed ecco allora fantastici trabiccoli a tre ruote chiaramente ispirati ai tricicli da fattorino o ai carretti del gelato contenenti uno o più pargoli (o cani) che sbirciano curiosi il gelido mondo attorno a loro.</div>
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Il più bello che ho visto sembrava un vero pullmino, sarei stata curiosa di vedere quanta prole ci fosse lì dentro ma il ciclista schizzava a una velocità folle, quindi mi sono limitata a una foto sfocata e lontana. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRp-B1SDi2mc0_L1NloPil1HKGY1hI4HDq4uTgN6tOV1XZQ5ldlVYyaYGxDyAcUauLOtNv3EWdFjo7kAu_8kbI9ifUkEn0QUtQEYD7Kujgjv3H4SsiTJn4GCmoo7rm7fiJulC9Amw3TH3D/s1600/1.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRp-B1SDi2mc0_L1NloPil1HKGY1hI4HDq4uTgN6tOV1XZQ5ldlVYyaYGxDyAcUauLOtNv3EWdFjo7kAu_8kbI9ifUkEn0QUtQEYD7Kujgjv3H4SsiTJn4GCmoo7rm7fiJulC9Amw3TH3D/s1600/1.png" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Leipziger Auwald (clicca per ingrandire)</td></tr>
</tbody></table>
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Ma il bello dei parchi di Lipsia è che ci puoi incontrare di tutto...Oggi ho visto gli struzzi!! </div>
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Un lato del parco infatti è adiacente allo zoo e da un paio di punti si può guardare dentro le gabbie aperte degli animali della savana: sono andata lì convinta di vedere le zebre, che di solito ruminano beate da quell'angolazione, e invece si vede che anche allo zoo fanno il cambio stagionale: lo show di oggi è stato dunque offerto da una struzza altezzosa a cui dopo un po' si è aggiunto uno struzzo dall'aria veramente pirla. Cioè, lei era lì che masticava tutta figa tipo le struzze della danza delle ore in Fantasia, e lui dopo essersi dato un po' di arie sventagliando una coda pelusciosissima ha iniziato a camminare avanti e indietro come una specie di tacchino. Deludente, un gran calo di regalità. </div>
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Lì vicino c'erano anche degli uccelli giganti non identificati tipo pterodattili.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrQVndeLCY9eLJfXWVK9j00JcJCUB_W9Ejjy5tOUed96bBpQNlijjn0oAfCDkJS6Q0TAm8Ffjtj1AYeTPRxF72VprTQku3Qql0UljC-qI16ydIMpUnGtkhQuWv1rXWOdScrO4RfAz6MRut/s1600/FotorCreated.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrQVndeLCY9eLJfXWVK9j00JcJCUB_W9Ejjy5tOUed96bBpQNlijjn0oAfCDkJS6Q0TAm8Ffjtj1AYeTPRxF72VprTQku3Qql0UljC-qI16ydIMpUnGtkhQuWv1rXWOdScrO4RfAz6MRut/s1600/FotorCreated.png" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Leipziger Auwald - Zoofenster <span style="font-size: 12.8000001907349px;">(clicca per ingrandire)</span></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
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<div style="text-align: center;">
<b>Amo Lipsia!</b></div>
</div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-27216010830619156502014-08-21T15:17:00.004+02:002014-08-21T15:17:34.923+02:00Dove si conservano i ricordi<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Bastano pochi chilometri per trovarsi immersi nella pace della natura.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Alla prima occhiata di sole, approfitto per convincere mia mamma a fare un giro con me da qualche parte. </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>Convincere </i></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">è una parola grossa in realtà, dato che prima che io possa finire di parlare lei è già con lo zaino in spalla! </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La prima delle nostre gite ci porta alla Colma, una piccola località della quale conservo i ricordi di passeggiate familiari con nonna e varia cuginanza. Approfittiamo del sole (</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><b>SOLE!!!</b></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">) per goderci il caldo in un grande prato pieno di fiori con vista sulle montagne circostanti: l’anima si rigenera, grata di questi piccoli attimi di felicità. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La nostra piccola passeggiata culmina in un favoloso agriturismo, nascosto e forse sconosciuto ai più, che forse proprio per questo mantiene un carattere genuino di familiarità. Arriva il dolce (mirtilli con gelato e rum, mmmm), e con esso un vecchietto che trasporta una fisarmonica: sotto il patio lo aspettano gli amici per cantare tutti assieme tra un grappino e un buon rosso, età media ottant’anni ed energia da vendere. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Il fisarmonicista intona un canto del lago, </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>Addio Lecco </i>dice</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, forse un canto del dopoguerra? Il suo amico laghée dal volto affilato e gli occhi azzurrissimi lo segue senza indugio, trasformando la semplice melodia in un canto a due voci spiegate che prosegue per ore: cantano di belle lontane, di città, di gioventù e nostalgia, di vino e amicizia, di guerra e famiglia, chiosando di tanto in tanto massime immortali come </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>“I terùn han inventà la musica” “Eh, minga el laurà però!”</i></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Naturalmente non sfugge loro il mio sguardo ipnotizzato e mi invitano a cantare con loro, come resistere?</span><br />
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>Ogni giorno ogni sera</i></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>chi beve il Barbera</i></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>sol si salverà!</i></span></div>
<b id="docs-internal-guid-3f9b3942-ee3c-e10a-e7bd-f8a44ef2c0bc" style="font-weight: normal;"><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDOinhbCVF8XSKEBguBACK1UQV6YgBZ65PgEg1hhbhtqm_cI2Tkl7rrSstJ96n68IcrqGgXkQhq6iKCvTxbojKrQZhY15KhN9g8mYpoj9cYCXPe7QlD4uMWa3cgGQdgPIr0sNedllSm_3W/s1600/barbabianca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDOinhbCVF8XSKEBguBACK1UQV6YgBZ65PgEg1hhbhtqm_cI2Tkl7rrSstJ96n68IcrqGgXkQhq6iKCvTxbojKrQZhY15KhN9g8mYpoj9cYCXPe7QlD4uMWa3cgGQdgPIr0sNedllSm_3W/s1600/barbabianca.jpg" height="320" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Prossima gita, starring io, mami e papi. </span><br />
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Tappa, una piccola località a meno di un’oretta da casa, dove la nonna Gina (bisnonna, in realtà) veniva in vacanza: Rezzago. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Arrivare e respirare il profumo di ricordi sbiaditi della mia infanzia è tutt’uno: niente più che brandelli di immagini e sensazioni sfocate ma presenti riaffiorano alla vista di un lavatoio di pietra, di una ringhiera, del parcheggio vista valle: i punti di vista di una bambina che non sa ancora quanto quelle immagini torneranno a portarle un sorriso anni e anni dopo.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Arriviamo al Santuario di Campoé, e poi imbocchiamo il sentiero lastricato che porta alla Marinella. L’abbiamo sempre chiamata così e non sappiamo il perché, dato che ufficialmente si tratta dell’Agriturismo Enco di Rezzago.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Per me </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>Marinella </i></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">è associata nella memoria a profumo di sottobosco e funghi, panino col salame e muretti di pietra: quando ci arriviamo, i miei occhi si riempiono di quel luogo immutato negli anni, e quando arriva la proprietaria vedo che negli occhi di mia mamma accade lo stesso. La conosce, quella ragazza: era qui quando lei, insieme a nonna Gina, veniva a fare merenda da bambina alla Marinella. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">E insieme a lei, mentre gustiamo una grappa di amarene da capogiro, sua mamma: immutata e inattaccabile dallo scorrere del tempo, mentre i bambini di casa ci mostrano orgogliosi una spada e un fucile di legno e ci raccontano dei loro studi di flauto e violino.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>Ogni giorno ogni sera</i></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>chi beve il Barbera</i></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>sol si salverà!</i></span><br />
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i><br /></i></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXmL1FNNzHvS73eR6P-PAeg-4Iy-cK43Wpgeic6UbfgHnKTwTvx-8_lsBri3V8J2GiDItsUqCrGpCHB5ILMJDcvtEkeLDUquSNWnTi5ysMmxPZbvAcZYClzkiBYDm-bncG6kR5e2PNzVjb/s1600/marinella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXmL1FNNzHvS73eR6P-PAeg-4Iy-cK43Wpgeic6UbfgHnKTwTvx-8_lsBri3V8J2GiDItsUqCrGpCHB5ILMJDcvtEkeLDUquSNWnTi5ysMmxPZbvAcZYClzkiBYDm-bncG6kR5e2PNzVjb/s1600/marinella.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibNM0BpNvB7SndZSzzWBiDJIvNH8Ht1mFtcalDP_PHJ5OGAC3FDJ-ciBGsMEqDza2uogf2AhxSmMO_o0SjiW5vChw16wJsPWn6leC4nBEJ_r50HJy2c-YV9I5s40yYrzmE_cpknPx3Q21O/s1600/finestra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibNM0BpNvB7SndZSzzWBiDJIvNH8Ht1mFtcalDP_PHJ5OGAC3FDJ-ciBGsMEqDza2uogf2AhxSmMO_o0SjiW5vChw16wJsPWn6leC4nBEJ_r50HJy2c-YV9I5s40yYrzmE_cpknPx3Q21O/s1600/finestra.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i><br /></i></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i><br /></i></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i><br /></i></span></div>
<div>
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-63176327018994525572014-08-21T15:15:00.000+02:002014-08-21T15:15:15.918+02:00Perché un paese deve morire?<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Sto trascorrendo un po’ di tempo a casa dei miei, in quella che non si direbbe per niente una zona turistica o di qualche interesse paesaggistico: vuoi per l’incuria delle amministrazioni che nei decenni hanno sprecato qualunque possibilità di rendere il paese attraente o anche solo bello da vivere, vuoi per la frenesia che caratterizza la quotidianità dell’hinterland milanese. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Credo di essere una persona che apprezza tutto ciò che il mondo ha da offrire, dalla bellezza di un fiore alla più commovente opera d'arte mai creata dall'ingegno umano; e</span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 1.15; white-space: pre-wrap;">ppure ci sono delle volte che lo sconforto di non riuscire a trovare la bellezza che cerco, e che so essere a un palmo dal mio naso, ma sepolta, dimenticata e disprezzata da tutti, mi riempie di rabbia.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ci ho provato, a trovare della bellezza anche qui. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Siamo a Meda, dove ho abitato - ma mai veramente "vissuto" - per quasi trent'anni, prima di trasferirmi all'estero. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Un paese di passaggio, una città dormitorio, un luogo senza identità e senz'anima. Dove però sento ancora le tracce di coloro che invece amavano e vivevano il loro paese, rendendolo vivo e pulsante: le sento nei ricordi dei miei genitori e delle mie zie, nelle memorie delle vecchie foto e nelle canzoni popolari che forse solo poche decine di persone sanno ancora cantare. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Sento le tracce della sua storia, è vero, ma</span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 1.15; white-space: pre-wrap;"> le vecchie case di ringhiera sono tutte abbandonate e cadenti, antichi cascinali oggi potenzialmente bellissimi e fruibili lasciati a marcire tra erbacce e muri sgretolati, una stupenda zona di accesso al parco della brughiera briantea completamente incolta, inquietante e decadente. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 1.15; white-space: pre-wrap;">Il laghetto della mia infanzia, la Zoca dei Pirutitt, ridotto a uno stagno sporco; le transenne di legno in parte crollate e in parte marce. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 1.15; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non mi rassegno. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">E’ una delle poche giornate soleggiate di questa assurda estate piovosa, e voglio trovare il mio angolo di bellezza. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ma devo accontentarmi di ammirare con malinconia la stupenda piazza antica che sovrasta il paese: ciò che rimane del Monastero di San Vittore, una bellissima chiesina affrescata dal Luini aperta al pubblico solo uno o due giorni al mese, e immaginare lo splendore della Villa Traversi, opera di Pollack, se fosse aperta al pubblico. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non concedo niente più che uno sguardo insofferente alla magnifica casa adiacente, un tempo scuderia del palazzo De’ Capitani (ex Carpegna). </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Cos’è, di chi è? Chi si permette di possedere un bene del genere nel cuore di un centro storico e lasciarlo morire di incuria e indifferenza come e fosse uno sgabuzzino? </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Rabbia e tristezza mi si rimescolano dentro, perché so di non poterci fare nulla.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span id="docs-internal-guid-3f9b3942-edcc-f035-765d-818e5299ce1b"><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">E’ una richiesta così assurda, il desiderio di amare il proprio paese?</span></span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYzazrl7a96HxlWa7van-vXyVqGS0d37k-2mMChcr6Ko8U-nS0Gec1SJ2JWdGH5AlkDiNxhszR0cZjPBqlDzI1wUPNZMvhbVJxgleuMhfpHyyWxcHacJvVLr8fDNkLf492jyj_LNA0iGp_/s1600/zoca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYzazrl7a96HxlWa7van-vXyVqGS0d37k-2mMChcr6Ko8U-nS0Gec1SJ2JWdGH5AlkDiNxhszR0cZjPBqlDzI1wUPNZMvhbVJxgleuMhfpHyyWxcHacJvVLr8fDNkLf492jyj_LNA0iGp_/s1600/zoca.jpg" height="99" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Zoca dei Pirutitt (Foto: <a href="http://www.comitatoparcobrughiera.it/PanoramaZoca-2_1500.jpg" target="_blank">Comitato parco brughiera</a>) </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsRIp2_8rkJfDmyyRc_Ec5fbDC1foRIpCIviAKfz42mSL7Sj3Tr9jv3R-ynw_BpAXK2FSB0sglWFp42kVtAzXagGi6V7JE4OW6LZwublZKcEZwMLri1r09JtfuCuuAQIhBwhcpxjWBboE-/s1600/sanvittore.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsRIp2_8rkJfDmyyRc_Ec5fbDC1foRIpCIviAKfz42mSL7Sj3Tr9jv3R-ynw_BpAXK2FSB0sglWFp42kVtAzXagGi6V7JE4OW6LZwublZKcEZwMLri1r09JtfuCuuAQIhBwhcpxjWBboE-/s1600/sanvittore.JPG" height="203" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il centro storico di Meda (Foto: <a href="http://www.webalice.it/pietroficarra/imgs/meda/medabynight/medaneve1.JPG" target="_blank">Pietro Ficarra</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWvB4d4g8v9__FqaLvcGm0nphJ1uyRK8q9Ls0UcH0_tikb6TNMrSw57Yn_3yOF610MMMpFmBkc46DQkDDQJrlVjXjd0_fkVkA-tgR4fcmR7T7t7hXSVoa1ARsfDywj6IgzAQN9tF_k9Q8Q/s1600/balcone.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWvB4d4g8v9__FqaLvcGm0nphJ1uyRK8q9Ls0UcH0_tikb6TNMrSw57Yn_3yOF610MMMpFmBkc46DQkDDQJrlVjXjd0_fkVkA-tgR4fcmR7T7t7hXSVoa1ARsfDywj6IgzAQN9tF_k9Q8Q/s1600/balcone.JPG" height="212" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Casa di ringhiera medese (Foto: <a href="http://www.webalice.it/pietroficarra/imgs/meda/medascorci/medascorcio3.JPG" target="_blank">Pietro Ficarra</a>)</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span>Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-53950965686101094692014-08-19T11:37:00.005+02:002014-08-19T11:37:56.748+02:00Della bellezza che ci circonda<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">A volte ci si dimentica di quanto sia semplice concedersi piccoli momenti di vacanza semplicemente tornando a guardarsi attorno e riscoprire la bellezza nascosta a due passi da casa.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Siamo bombardati da offerte di viaggi mirabolanti che promettono mete paradisiache a cifre stracciate, pubblicità di crociere all-inclusive che sono vere città galleggianti, stereotipi di abbronzatura caraibica da raggiungere ad ogni costo. </span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdysnQuhuUIE-75AZ8PFKpdoIVNTI1TpnZkSrFKHRPEzVqqMGroPwa_C0B5SFhSc7wope33l1RAE9grFKyheNqmBbi5C-etz6KfD0Np35s8VJ1xglKHwoeM0QKwQ36faAyMkycmD6xN1w6/s1600/f59c5f20b332732ade8ec6d9beca2f9d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdysnQuhuUIE-75AZ8PFKpdoIVNTI1TpnZkSrFKHRPEzVqqMGroPwa_C0B5SFhSc7wope33l1RAE9grFKyheNqmBbi5C-etz6KfD0Np35s8VJ1xglKHwoeM0QKwQ36faAyMkycmD6xN1w6/s1600/f59c5f20b332732ade8ec6d9beca2f9d.jpg" height="200" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">foto: <a href="http://www.flickr.com/photos/veronikaa/3471294078/" target="_blank">veronikaa</a></td></tr>
</tbody></table>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non accettiamo che la nostra sudata e meritata vacanza sia guastata dal tempo inclemente. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ci scanniamo a postare su instagram l’ultimo selfie con cocktail verdognolo, sguardo ammiccante e commento da giramondo, per oscurare la popolarità di quella stronza che ha appena postato la foto di una spiaggia tropicale deserta al tramonto. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Torniamo a casa con il magone perché domani si torna a lavorare e il ricordo della vacanza sfuma pian piano come l’ebbrezza di quel quel cocktail dopo una notte di sonno.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Passato. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Effimero. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Uguale alla vacanza di tanti altri.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">E noi restiamo insoddisfatti, con il sapore amaro della sensazione di essere stati derubati della nostra vacanza: forse proprio perché non è stata una vacanza, ma solo un modo di convincere se stessi prima che gli altri del fatto che sappiamo vivere una vita piena e gratificante, almeno una volta all’anno.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Eppure sarebbe così facile ritrovare un po’ di felicità senza organizzare vacanze da capogiro.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Guardiamoci attorno!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span id="docs-internal-guid-3f9b3942-ed7d-b2de-148c-ca9ce00ed6aa"><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Siamo circondati di piccoli e grandi tesori, dimenticati o solo snobbati perché non considerati cool o trendy: liberiamoci dall’ansia della tag e godiamoci la bellezza che i nostri nonni hanno scoperto, coltivato e amato! </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0Y_v9PjEKg02HN9JeHZANuh57NksaVFjUTFGXKNwo16cmjhd2hEE9URHEAhsjkem0ge2Lb6zIzC9DLkWhuQI_itIPp5B_tyLhvtKAG3hM9vAHO-vBtk0fzRlniNsDDB1JGqaRSqub_xQv/s1600/ghisallo+-+blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0Y_v9PjEKg02HN9JeHZANuh57NksaVFjUTFGXKNwo16cmjhd2hEE9URHEAhsjkem0ge2Lb6zIzC9DLkWhuQI_itIPp5B_tyLhvtKAG3hM9vAHO-vBtk0fzRlniNsDDB1JGqaRSqub_xQv/s1600/ghisallo+-+blog.jpg" height="320" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Madonna del Ghisallo</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNCh8ZJPh_eumhErp98v5YGujavKT37xqnqitlDK5iLaVwHOHyeNTSCe4SNKBzfcOo1M7UVNmSvDrKKulEzqM-DlX_6-jAOQjq5MMWYiTKys8LfUpqsxbyVqw5oDpManU4qtcrB9FcnAGK/s1600/marinella+-+blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNCh8ZJPh_eumhErp98v5YGujavKT37xqnqitlDK5iLaVwHOHyeNTSCe4SNKBzfcOo1M7UVNmSvDrKKulEzqM-DlX_6-jAOQjq5MMWYiTKys8LfUpqsxbyVqw5oDpManU4qtcrB9FcnAGK/s1600/marinella+-+blog.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La "Marinella" (Agriturismo Enco), Rezzago</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHOlt7NTR-RjUexFa6WmPiD328xZjTMRwtQ19FEN9gHNeoWSgTD4fHS0rPv9HsI_Gmbi6QXOCK4nyTYTyjPY3BYy7GWfCIcNFC6LUUqXWZmSF7lGKmlMD03ag72CxLW5GNiICbrGcfC3VV/s1600/colma+-+blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHOlt7NTR-RjUexFa6WmPiD328xZjTMRwtQ19FEN9gHNeoWSgTD4fHS0rPv9HsI_Gmbi6QXOCK4nyTYTyjPY3BYy7GWfCIcNFC6LUUqXWZmSF7lGKmlMD03ag72CxLW5GNiICbrGcfC3VV/s1600/colma+-+blog.jpg" height="320" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Colma, Sormano</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-72460897742608952922014-07-14T00:26:00.002+02:002014-07-14T01:21:34.083+02:00Viaggio nel tempo: impressioni di una vacanza musicale<div style="text-align: justify;">
Si viaggia non solo muovendosi fisicamente, ma anche con la fantasia, la memoria e le sensazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Viaggiare non è solo scoprire nuove culture, ma anche ritrovare la freschezza dell'infanzia, avvicinarsi a mondi differenti per età e interessi, aprire la propria sfera sensoriale alla poesia delle piccole cose e del quotidiano, che se guardate con occhi positivi e curiosi possono regalare sorprese incredibili.</div>
<div style="text-align: justify;">
Interrogarsi non sui grandi misteri filosofici o sul significato profondo della vita, ma sull'essenza più naturale delle nostre giornate: chi sono io?</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante questa settimana ho scoperto più cose su di me di quanto non immaginassi. Le "vacanze musicali", rivelatesi tutto fuorché vacanze per la mole di lavoro da fare, l'impegno costantemente profuso nel seguire e controllare - non solo musicalmente - bambini e ragazzi da 8 a 17 anni giorno e notte, mi stanno donando inaspettatamente un'energia e una felicità di quelle da gustare attimo per attimo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Chi sono io? Ho un'età e un ruolo che, agli occhi di un bambino, non possono che confinarmi inesorabilmente nel mondo degli insegnanti, degli adulti. Con un po' di malinconia, dato che, in fondo, mi considero sempre una ragazza. Quando si finisce di essere ragazzi e quando si diventa adulti? Perché l'idea dell'età adulta mi spaventa ancora, come se ci fosse un muro invalicabile tra i due mondi? Di qua ordinato, serio e schematico; di là spensierato, colorato e potenzialmente eterno. Ecco, forse è lì il confine: quando ti accorgi che la vita non è un fiume senza foce, libero e spumeggiante nel suo vivere l'istante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eppure in questi giorni questi ragazzi hanno sgretolato il muro di confine, permettendomi di passare a mio piacere da una parte all'altra del giardino senza farmi domande né pormi problemi. Una boccata d'aria fresca: non c'è alcun muro, solo io e loro.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDzbGC0tXUCbGMYayvda5BeqagIxDthr6bbScTB_Ooey2kq-wKinG4c-vfOmPBNWT_9GXCeZY6fOLYL0L9PBQZeJGyrremlOeQJXJ2Num6QmuWjasIfwRt5-V3BtTXgn9OwEQsrmcepdxJ/s1600/IMG_1665.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDzbGC0tXUCbGMYayvda5BeqagIxDthr6bbScTB_Ooey2kq-wKinG4c-vfOmPBNWT_9GXCeZY6fOLYL0L9PBQZeJGyrremlOeQJXJ2Num6QmuWjasIfwRt5-V3BtTXgn9OwEQsrmcepdxJ/s1600/IMG_1665.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Isola del Garda</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
F. compone. Ha diciassette anni, suona il pianoforte e le piace inventare melodie per conto suo. Le cerca a orecchio, imitando quello che sente alla radio o negli spartiti, ma poi si slancia a cercare le "sue" melodie. Le serve aiuto perché ha trovato l'inizio di un pezzo e sa come finirlo, ma non sa cosa metterci in mezzo. Ci sediamo al pianoforte insieme, me lo fa sentire e proviamo delle soluzioni finché non trova l'ispirazione giusta: "Vedi, qui è come una persona che cerca un'altra" e suona una melodia lenta e semplice, organizzata su un facile giro armonico. "E poi arriva quest'altra persona, no, e fa così" prosegue, riorganizzando la melodia variandola a suo piacere. "Mi serve la parte in cui stanno insieme, e poi finisce che una se ne va, e resta l'altra. Quindi vedi" mi dice accennando il tema un'ottava sopra con delicatezza, "questa sarebbe la parte della solitudine". Il brano non ha parole: sono tutte dentro di lei. </div>
</div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZfIziTqsZchCBafAU6H2-R4bij-qwXW3udSRkFshJ69JWV5OYwGYW97zda6Dpx3Cgms6bCqZSWFuwi01-rNZo5FVYs3kJy6nJ1qBryo_xoEs3jhamB5LOZTqNZ3wJ5xcgAFVy75nSuYVA/s1600/IMG_1618.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZfIziTqsZchCBafAU6H2-R4bij-qwXW3udSRkFshJ69JWV5OYwGYW97zda6Dpx3Cgms6bCqZSWFuwi01-rNZo5FVYs3kJy6nJ1qBryo_xoEs3jhamB5LOZTqNZ3wJ5xcgAFVy75nSuYVA/s1600/IMG_1618.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il chiostro delle tartarughe - Santuario S. Maria del Carmine</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi ho approfittato di qualche ora libera e dell'occhiata di sole per fare due passi sul lago. San Felice è un paesino grazioso; dalle case basse e arroccate sulla collina si scende lungo una strada linda ed elegante, costeggiata di olivi e oleandri in fiore, che sbuca al porticciolo. Il lago è calmo e i gabbiani si contendono un pezzo di pane con un cigno e qualche anatra. Un bambino di un anno si regge malfermo sulle gambe, osservando affascinato la zuffa mattutina. Non c'è un solo rumore a disturbare la scena. </div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Decido di incamminarmi verso l'interno a caccia di nuovi angoli da fotografare, e finisco in una stradina tra gli ulivi che si inoltra chissà dove. "Scusate, questa strada porta da qualche parte?" chiedo a tre signori che passeggiano in quella direzione. Saranno sulla sessantina, forse anche di più. Con un sorriso mi viene da pensare che potrebbero essere mio papà, il Rotaia e il Gianni in giro a fare una passeggiata: mi ispirano la stessa fiducia, la stessa giovialità mai esagerata o molesta. Mi spiegano con cura la strada e poi mi accorgo che prendiamo la stessa direzione, così iniziamo a chiacchierare. Sono allegri, pensionati da poco e forse non del tutto rassegnati a rientrare in una "categoria" di persone, nella quale non si identificano ancora. Ironizzano sul fatto che "non hanno niente da fare", che adesso che sono ricchi grazie alla pensione possono fare quello che vogliono, ma in qualche modo il loro sguardo tradisce lo stupore di sentirsi auto-definire "pensionati". Sono come me. Ragazzi che la società deve inquadrare in qualche modo: ma noi, in fondo, sappiamo chi siamo e dove vogliamo stare. Passo tre ore con loro, camminando fino alla chiesetta di San Fermo, alla Baia del Vento e quasi fino a Portese, poi torniamo indietro e li porto al Santuario del Carmine dove ci congediamo. La mattinata mi è volata, ho camminato quasi una decina di chilometri senza accorgermene e ho conosciuto Paolo, Felice e Giuseppe che aspettano fiduciosi che io diventi famosa per potersi vantare di avermi conosciuta per caso tra gli ulivi del Garda.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMJBIq-cwtO5JdeP2QTDGrx3SCcF3JzpUp6H2XzkSWvyJBeFLSI9BPn0LF6tpn5em06K77UZsvKh8sTaS421wZcsvrxO5kN6BRzNX7H-9L32YOQPffqOZb_ZVyyx8x6-3MZQr4XB-2_3CH/s1600/IMG_1626.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMJBIq-cwtO5JdeP2QTDGrx3SCcF3JzpUp6H2XzkSWvyJBeFLSI9BPn0LF6tpn5em06K77UZsvKh8sTaS421wZcsvrxO5kN6BRzNX7H-9L32YOQPffqOZb_ZVyyx8x6-3MZQr4XB-2_3CH/s1600/IMG_1626.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">San Felice del Benaco</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="text-align: justify;">E' bello dare il buongiorno alla signora anziana che alloggia qui alla Casa e tutte le mattine fa colazione con noi. Avrà ottant'anni, e mi ricorda tanto nonna Rosa. Sorride ed è felice quando la si saluta, e ha una gran voglia di parlare. Il poco tempo libero non mi ha permesso di sapere ancora nulla di lei, ma in un paio di rare conversazioni mi ha recitato una poesia di Goethe in tedesco e inframmezzato il discorso con qualche frase in francese. Chapeau! </span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjONWrypJwBQy62zSeIcECa660VVyKulwKwRM3LNhbuthtLyKNHMV3ka98h-mKsPtYiCiKmEdG341TcMJtx7d8rOXrijTgogveWNY5Iv_q9rxLUFDk_co07aRNTb26_Z-vZJ4ImzDgp0aqB/s1600/IMG_1654.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjONWrypJwBQy62zSeIcECa660VVyKulwKwRM3LNhbuthtLyKNHMV3ka98h-mKsPtYiCiKmEdG341TcMJtx7d8rOXrijTgogveWNY5Iv_q9rxLUFDk_co07aRNTb26_Z-vZJ4ImzDgp0aqB/s1600/IMG_1654.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Garda - San Felice del Benaco</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
E adesso sono qui, sulla poltroncina del corridoio in un ruolo che non mi si addice ma che va fatto: il vigile! E' tardi e l'adrenalina del saggio è ancora alta, ma i ragazzi hanno la sveglia presto domani per una lunga, ultima giornata di lavoro. Le porte si aprono e facce furtive sbucano in avanscoperta per ritirarsi non appena mi vedono, imprudenti avventuriere sgattaiolano fuori dalla camera prima di accorgersi di me per poi inventare le scuse più improbabili, ma nonostante la severità che sono costretta ad adottare sento l'affetto dei ragazzi. F. ammica con complicità dopo che l'ho ripreso: abbiamo appena suonato insieme e siamo ancora compagni, non avversari. S. si fa beccare fuori dalla porta, ma ha in mano una letterina che voleva dare alla sua maestra di strumento prima di dormire...Mentre V. non ha una scusa valida e si inventa che aveva sete, quindi è costretta a tracannare l'acqua che ho con me prima di rientrare. Sto cascando dal sonno, ma li adoro tutti.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzn6dGKPLvS-hTrMpPgx3UZ5_PSviHNzAaH56upd8bhyXmDvyAxDbg4kIc-LtPvOU5szHSE3M8BrJWKVa2RLj-iYG_eHKUsoDacmw1PMhnsi4spoQ5ZINSHdhaM8CelJBGQ5nkK-dHI1A0/s1600/IMG_1732.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzn6dGKPLvS-hTrMpPgx3UZ5_PSviHNzAaH56upd8bhyXmDvyAxDbg4kIc-LtPvOU5szHSE3M8BrJWKVa2RLj-iYG_eHKUsoDacmw1PMhnsi4spoQ5ZINSHdhaM8CelJBGQ5nkK-dHI1A0/s1600/IMG_1732.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vacanze Musicali a San Felice del Benaco - "Il Flauto Magico"</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
E la prova generale è andata! Sono stati bravissimi: i ragazzi sono così orgogliosi dei loro costumi da Monostato, Regina della notte o Dame che finalmente hanno iniziato a entrare davvero nella parte. Ieri sera mi hanno fatto dannare con la loro agitazione che non li faceva andare a letto, che li faceva confabulare all'una di notte da una finestra all'altra, nel clima da ultima sera che è la rovina dei sorveglianti! Ma stamattina non riuscivo a far loro la faccia severa: il loro entusiasmo è contagioso, e a loro, alla signora che recita Goethe, ai tre compagni di camminate e tanti altri sguardi e sorrisi incontrati in questa settimana dedico il mio bel viaggio nel tempo! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
</div>
<div>
<br /></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-58913964933199488452014-04-28T23:52:00.003+02:002014-04-29T00:01:12.079+02:00Tirana dalla N alla Z<div style="text-align: justify;">
Un paio d'anni fa ho scritto due post in forma di "glossario" in cui per ogni lettera riportavo una parola per me significativa della mia vita in Germania. Per pigrizia e calo d'ispirazione avevo abbandonato il progetto a metà, ma stasera ho deciso di concludere le lettere rimanenti adattandole però al mio nuovo viaggio in Albania.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eccovi dunque, dopo <i>Ein Jahr ist vorbei</i> (<a href="http://viverespaesati.blogspot.com/2012/07/ein-jahr-ist-vorbeiparte-prima.html" target="_blank">parte prima</a> e <a href="http://viverespaesati.blogspot.com/2012/07/ein-jahr-ist-vorbeiparte-seconda.html" target="_blank">parte seconda</a>), Tirana dalla N alla Z! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;">N come NEVE</span> - E' inutile, credo che ormai si tratti di destino, karma o più semplicemente sfiga colossale. Non importa che prima di partire tu abbia controllato ossessivamente il meteo che prometteva tre settimane di sole e caldo quasi estivo, non importa che Tirana sia alla stessa altezza di Bari e che quindi fosse ragionevole presupporre temperature miti e soleggiate, non importa che la tua fiduciosa valigia fosse piena di sandali e t-shirt: la bianca stronza ti seguirà comunque, regalandoti brividi di gelo a fine aprile, lasciandosi ammirare sulla cima delle montagne poco distanti da Tirana, lanciandoti occhiate languide nel suo immacolato candore. Maledetto freddo, e io che ho portato pure la crema solare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: blue;">O come OGGI</span> - A che serve preoccuparsi per il futuro? A che serve programmare? Qui si vive alla giornata, non si fanno progetti a lungo termine soprattutto per le piccole cose quotidiane. Ordini il pesce al ristorante? Mezz'ora dopo vedi arrivare un cameriere col sacchetto del mercato e quattro pesci freschi appena comprati, pronti per essere messi sulla griglia. Ti sei dimenticato di prendere lo spazzolino e te ne accorgi solo dopo cena? Un negozio aperto si trova sempre anche di sera, non c'è da preoccuparsi troppo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta;">P come PËRSHËNDETJE</span> - Che sarebbe "ciao", e dà l'idea di quanto difficile sia la lingua albanese!! E' una delle quattro parole che ho imparato (insieme a buongiorno, grazie e arrivederci), ringraziando ogni giorno che quasi tutti gli albanesi parlino senza problemi l'italiano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;">Q come QOFTE</span> - che si legge Ciòfte, e sono delle polpettine poffose* buonissime in un sughetto buonissimo cotte in una ciotola di terracotta nel forno a legna. Mi viene fame solo a pensarci, ed è uno dei motivi per cui Tirana non è completamente da buttare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;">R come RISCHIO</span> - Leggasi il <a href="http://viverespaesati.blogspot.com/2014/04/adattamento.html" target="_blank">capitolo</a> sul tentativo di creazione di un superuomo da parte dei tiranesi: salto del tombino, slalom tra gli ostacoli, schivata dell'autobus impazzito e corsa della morte altrove nota come attraversamento pedonale sono sport in cui gli albanesi competono ad alti livelli. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;">S come SIGARETTE</span> - Ma lì c'è scritto "No smoking!". Segue grassa risata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;">T come TAXI</span> - Ne ho presi due. Sul primo mi sono sentita protagonista di un rally mozzafiato all'insegna dello sprezzo per il codice della strada, sul secondo ho imbastito una conversazione in italiano con un tassista che parlava solo albanese che ha cercato di appiopparmi il suo figliolo fisarmonicista come fidanzato a sorpresa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">U come UGOLA</span> - Sarà anche registrata, ma la voce del muezzin che si diffonde dagli altoparlanti delle moschee ha un fascino incredibile...Siamo vicini a casa tutto sommato, ma per noi quella litania apre immediatamente nell'immaginazione uno squarcio d'Oriente misterioso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;">V come VERDURA</span> - Non ce n'è per nessuno, signori. Non dimenticate che vivo in Germania, dove indipendentemente dalla forma e dal colore la verdura ha sempre lo stesso sapore triste e indefinito! Non sono mai stata una verdurofila ma qui tutto ciò che nasce dalla terra e dagli alberi ha un sapore eccezionale, capace di convertire la più convinta carnivora come la sottoscritta in una simpatizzante entusiasta di zucchine e spinaci!! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;">Z come ZOPPA</span> - Ovvero la sottoscritta, che dopo due intense settimane di lavoro aspettava con ansia gli ultimi giorni liberi, già programmati e intensamente pregustati per gironzolare liberamente alla scoperta delle bellezze nascoste nei dintorni della città. Non ho fatto nemmeno in tempo a raggiungere il primo bus che doveva portarmi a visitare una bella località fuori Tirana: uno strappo inatteso e ampiamente maledetto in questi giorni mi ha costretta all'immobilità forzata! Non mi resta che sognare i posti che non ho visto e che immagino bellissimi e ricchi di storia e folklore...e attendere il prossimo viaggio in terra balcanica!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Mirupafshim, Tirana!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidFeQKcjQjqBNIpJSgKjANFD6XFBKDk8evZBBTmTgwxr-6ws9RAQdmCe6soD_EJQi3aVBjtUfTdV9H4cz_I0XOXK9SNgYEOOK2vTOxLO7zE8FwmIsxRsQTipLSe9w2TibY9TOCtlSu7Bmk/s1600/p1070354.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidFeQKcjQjqBNIpJSgKjANFD6XFBKDk8evZBBTmTgwxr-6ws9RAQdmCe6soD_EJQi3aVBjtUfTdV9H4cz_I0XOXK9SNgYEOOK2vTOxLO7zE8FwmIsxRsQTipLSe9w2TibY9TOCtlSu7Bmk/s1600/p1070354.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Entrare in un negozio e farsi mettere in mano una chitarra dal proprietario,<br />
che attacca O sole mio col mandolino: fatto! (da mio papà) Only in Tirana :)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: xx-small;">*aggettivo preso dal blog di <a href="http://tegamini.wordpress.com/2010/11/12/il-poffoso-alpaca/" target="_blank">Tegamini</a>, entrato immediatamente nel mio vocabolario.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-90285787669368514572014-04-20T15:44:00.001+02:002014-04-21T09:41:04.576+02:00Al mercato<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbOWX3o9zaIwflJiyHcxTcCvEedbed_PUz5A0WXqf-JXMdM69PeRD8KGpqWNRK1g9HF-08kB7LRxmuZ8FLwGmfMM0E7hyIv3SpXnndVvSx4JKSrU1SyeufSAwSakYijU9OkvWJmjXW0kIu/s1600/Fotor0420153443.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbOWX3o9zaIwflJiyHcxTcCvEedbed_PUz5A0WXqf-JXMdM69PeRD8KGpqWNRK1g9HF-08kB7LRxmuZ8FLwGmfMM0E7hyIv3SpXnndVvSx4JKSrU1SyeufSAwSakYijU9OkvWJmjXW0kIu/s1600/Fotor0420153443.png" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tirana - Il mercato</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non ne potevo più di stare tappata al chiuso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' domenica, è festa: devo assolutamente uscire e approfitto della pallida occhiata di sole per calarmi nei miei panni preferiti, ovvero quelli dell'esploratrice spaesata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Cosa c'è di più bello che camminare a caso per ore immergendosi in una città nuova, senza meta, senza guida, senza mappa e - non vale barare - <i>senza wi-fi</i>?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Persino questa città riacquista del vago fascino, se guardata con distacco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nonostante la fanghiglia, il traffico incessante (è la domenica di Pasqua ed è mezzogiorno, togliete i vostri culi dalle macchine porca miseria!!), il rumore e le abitudini discutibili di una città che ancora dopo due settimane fatico a comprendere, la gioia di girovagare mi pervade ed è immensa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La cosa bella è che qui nel centro di Tirana c'è sempre mercato. Legale, illegale, sotto banco, per passaparola...E' lo stesso. La piazza del mercato brulica di colori e odori, il profumo della frutta fresca si mescola con l'odore acre del tabacco e altre puzze non meglio identificate, le voci alte dei venditori si intrecciano in una melodia incomprensibile ed irresistibile, contrappuntate dal cinguettio delle gabbie degli uccelli in vendita e dall'uggiolare dei cuccioli rinchiusi, nella triste attesa di essere comprati ed amati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il mercato è un posto affascinante.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vorrei curiosare tutto, annusare e toccare tutto, chiedere e fotografare tutto ma non posso: capisco bene che non sia usuale qui vedere una straniera aggirarsi al mercato da sola, e nonostante la gentilezza di molti la sensazione di avere dei riflettori puntati addosso con la scritta "pollo da spennare" non mi abbandona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ci sono tanti prodotti ignoti, e sono attratta da un cesto pieno di sassolini neri (riso? semi? frutta secca?) e da vere e proprie montagnole di striscioline bianche (crauti? spaghetti? vermi?), ma non appena il mio sguardo indugia un secondo di troppo in cerca di un indizio, le tre donne sedute sul marciapiede raccolgono i loro fazzoletti pieni di vermicelli bianchi e me li porgono cercando di imbonirmi in albanese.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Cosa vorranno? Convincermi della freschezza, propormi ricette, farmeli assaggiare? Mi limito a sorridere e a fare un cenno con la testa andandomene. Dannazione, adesso voglio sapere cos'è!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Adotto una nuova tattica: cammino veloce tra le bancarelle lanciando occhiate precise da massaia consumata, come se sapessi benissimo cosa sto cercando e dov'è; vedo tante cose sfuggendo allo sguardo catalizzatore dei venditori e mi allontano, proseguendo la mia passeggiata. Ma poi torno, ripetendo il giro all'inverso: adesso so cosa guardare, e cerco di carpire maggiori indizi prima di andarmene. E infine, al terzo giro: ah-AH! Kadaif! Una delle donne del marciapiede ha messo un cartellino scritto col pennarello davanti alla sua montagnola di vermicelli, e io esulto grata di quella scoperta: mi annoto la parola, e una volta tornata in albergo scopro che è quella specie di pasta-paglia che viene ricoperta da sciroppo di zucchero o miele e si usa sui dolci tipici della cucina mediorientale e balcanica. Fico!</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWF7Y3tPPCc3PlMfyuvo61dsNk5DZ6sPrbd5p_keLx7lh9yIItBxo1bGLNxJF5_MpJv5AWc7p4A3fQL5hgZ4oON3uE1rCnYoXnR1BUDFigClXmZW-fds8l8l1jd3wqMtIVY2JNWxwLi4Q/s1600/20140420_214635.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWF7Y3tPPCc3PlMfyuvo61dsNk5DZ6sPrbd5p_keLx7lh9yIItBxo1bGLNxJF5_MpJv5AWc7p4A3fQL5hgZ4oON3uE1rCnYoXnR1BUDFigClXmZW-fds8l8l1jd3wqMtIVY2JNWxwLi4Q/s1600/20140420_214635.jpg" height="200" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kadaif</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo un'ora di camminata però i miei polmoni implorano pietà: la cappa di smog è asfissiante dato che non piove, e comincio ad avere una vaga sensazione rantolante che preferirei rimandare a quando avrò novant'anni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-89680841910742378082014-04-17T23:29:00.003+02:002014-04-20T18:42:20.607+02:00Sguardi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_scwLlhyphenhyphenzB-9rIQ4XgzJxYrIa26-SGroryzVi5TroYvW_ydYGoqBct3nqcbJD0rVBgtsHEtiEbLyxAushWhl3Nu4RPdAHkWHAwdb-JPahODVas39LTGOpDGxFEdjCYM9VjNJREpYu6gtj/s1600/Fotor0417232514.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_scwLlhyphenhyphenzB-9rIQ4XgzJxYrIa26-SGroryzVi5TroYvW_ydYGoqBct3nqcbJD0rVBgtsHEtiEbLyxAushWhl3Nu4RPdAHkWHAwdb-JPahODVas39LTGOpDGxFEdjCYM9VjNJREpYu6gtj/s1600/Fotor0417232514.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tirana</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi ho scoperto un nuovo tipo di imprenditorialità. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In mezzo alle decine di uomini intenti nel loro ciondolare quotidiano sulle panchine della piazza, la mia attenzione è stata attirata da uno di questi diverso dagli altri. Solo apparentemente indolente e sfaccendato, perché ha reinterpretato il concetto di guadagno in modo creativo: si è portato appresso la bilancia del bagno e l'ha posata ai piedi della sua panchina con tanto di cartellino del prezzo per pesarsi. Chi, passeggiando per la città, non ha mai sentito l'impellente bisogno di verificare che la propria massa corporea non abbia subito modifiche nel tragitto casa-panchina? Per soli 20 lek questo nuovo imprenditore di se stesso appaga il desiderio del pingue passante come della modella anoressica di accertare il proprio peso senza il fastidio di dover tornare a casa a fare i conti con l'odiata bilancia. In più la sua era così malridotta che in caso di insoddisfazione sul proprio peso si può sempre affibbiarle la colpa senza rimpianti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-30173858182381868192014-04-13T11:35:00.003+02:002016-04-20T08:26:42.009+02:00Adattamento - o di come non soccombere a Tirana<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: red; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: bold; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Caution!</span><span style="background-color: transparent; color: red; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> Post ad alto tasso ironico (ma non troppo) e polemico (ma non troppo). Astenersi permalosi, ipocriti e negazionisti. Maneggiare con cautela.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b id="docs-internal-guid-b39776f3-5a6f-6040-b427-10917db02c1b" style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</span></div>
<ul style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Regola d’oro per la sopravvivenza.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> Se non vuoi morire giovane, non attraversare mai le strade. </span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Essere pedone è una sfida alle convenzioni sociali.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> Se proprio devi attraversare una strada, attaccati ad un autoctono e buttati tra le macchine quando lo fanno loro: devono avere una passiva di intangibilità o qualcosa del genere, perché riescono sempre a sgusciare nel traffico come se fosse normale.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Simpatiche lucine</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Spie luminose e sonore dell’auto sono simpatiche decorazioni che allietano la permanenza in taxi. Il tassista non mette la cintura, anche se i comandi dell’auto imperterriti continuano a fare deng deng deng e la spia luminosa lampeggia disperata, perché i due eventi non sono evidentemente correlati. </span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Voglio una vita spericolata</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Il tassista alla fine decide con slancio creativo di mettere la cintura mentre con l’altra mano manda un sms e contemporaneamente imbocca una rotonda senza guardare a sinistra.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La strada e le sue regole (1)</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Non ci sono regole</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La strada e le sue regole (2)</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Le precedenze non si rispettano, si interpretano.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La strada e le sue regole (3)</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. La guida è creativa, una forma d’arte che come tale non va limitata né vincolata a regole. L’estro del tassista è sacro.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La poesia del quotidiano</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Le frecce sono un accessorio del clacson. Il clacson è un mezzo di espressione e comunicazione, e come non può esistere il divieto di espressione, non si può pretendere di limitare l’uso del clacson. Sarebbe una lesione di diritti umani.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Vita sociale.</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> La conversazione e lo scambio di idee sono fondamentali. Ogni posto è buono per fermarsi a scambiare due chiacchiere: il centro di una rotonda o una corsia di emergenza sono spazi aperti al confronto e al dialogo.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La legge si infrange per tutti</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Come quelle della strada, anche le regole di comportamento vanno interpretate. Le leggi ci sono, e tutti le conoscono e le tengono ben presenti così da poterle infrangere con consapevolezza: il cartello “vietato fumare” è più che altro un accessorio da bar al pari del frigo o della macchinetta del caffé, niente di più.</span></span></div>
</li>
<li dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; list-style-type: disc; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: underline; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Creazione del superuomo</span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">. Il traffico è chiaramente un problema che non sussiste. Il continuo afflusso di macchine favorisce la selezione naturale e la sopravvivenza degli individui geneticamente modificati compatibili con il luogo: polmoni foderati di catrame, udito bionico che supera la barriera di rumore, supervista resistente al fumo e allo smog. Le frequenti buche nei marciapiedi e tombini aperti non segnalati garantiscono la sopravvivenza ai soli individui dotati di acume, attenzione e vigore atletico, assicurando così la continuazione della specie di superuomo in grado di sopravvivere a queste latitudini.</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-3485506732455046492014-04-09T17:31:00.000+02:002014-04-20T18:44:41.841+02:00Inizia il viaggio! Chiacchiere da aeroporto...<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ed ecco che ritornano le avventure sparse di una musicista in viaggio!</span></div>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Periodicamente mi torna la voglia di tenere un diario pubblico delle mie avventure a zonzo; so bene che è un progetto inesorabilmente destinato al fallimento o a una prematura fine causa incostanza della sottoscritta e/o sopraggiungere di nuove e mirabolanti idee altrettanto destinate al fallimento o a una prematura </span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 17.25px; white-space: pre-wrap;">fine causa incostanza della sottoscritta e</span><span style="font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 1.15; white-space: pre-wrap;">...eccetera.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b id="docs-internal-guid-40543cab-470f-2fc4-149d-8ba38223821f" style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ma mi sono chiesta: e allora? Quando mi scappa la voglia di scrivere, non la tengo proprio.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ovviamente scrivo per lo più scrivo cazzate, ma dato che è statisticamente provato che scrivere cose intelligenti aizza altri intelligenti ad aprire dibattiti non richiesti su qualunque argomento, che sia la deforestazione dell'Amazzonia o la ricetta della polenta uncia, ci rinuncio in partenza.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La voglia di scrivere e condividere i miei appunti -non richiesti- mi viene soprattutto quando sono in viaggio. E’ naturale, credo: siamo sempre portati per natura a confrontare abitudini, cercare stranezze e riferire aneddoti. </span></div>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Oggi scrivo dall’aeroporto di Vienna: un superaccessoriato mega aeroporto dove passerei senza problemi tutta la giornata: ai gate oltre che le normali sedie troneggiano poltroncine e divanetti dove ci si può sdraiare, angoli con scrivania e separé per i computer addicted </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i>(guess who)</i></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, prese di corrente ovunque per ricaricare telefoni e macchine fotografiche. E vorrei (AIUTO), vorrei veramente avere dei bambini per andare a giocare nella zona family, dove c’è un divano rotondo gigante, una parete intera con i cartoni, tappeti colorati e tavoli per disegnare!!</span></span></div>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Se non fosse stato per la poliziotta acida che mi ha malamente apostrofato in lingua polaccungarica (mi rifiuto di credere che quello fosse austriaco, </span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><u>mi rifiuto</u></span><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">) mi sarebbe sembrato di entrare in un centro commerciale superchic, ma più pulito, ordinato e con meno folla.</span></span></div>
</div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Le mie tre ore di attesa tra un aereo e l’altro sono così scivolate piacevolmente, impreziosite da una pausa pranzo con panino alle olive molliccio da otto euro annaffiato con acqua d’annata Evian da sei euro - il che mi ha ricordato la colazione da sceicco arabo (caffé e brioche, forse fatta con latte di dodo) pagata qualche ora prima a Lipsia.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKdJpchiFdyzW1mN_ppLwTrqFrkoHz3ExUkPDvbPZjNnGqHSLb7wxBzgp2byLWjsnbu_0afWpaJOisONtlschv29z7gjyN-_O9ZFyv6Tm1m7AzOMsjJhkF-k5rjg8JEe8WBvTMCcmVj6-5/s1600/lipsia+airport.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKdJpchiFdyzW1mN_ppLwTrqFrkoHz3ExUkPDvbPZjNnGqHSLb7wxBzgp2byLWjsnbu_0afWpaJOisONtlschv29z7gjyN-_O9ZFyv6Tm1m7AzOMsjJhkF-k5rjg8JEe8WBvTMCcmVj6-5/s1600/lipsia+airport.jpg" height="200" width="150" /></span></a><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 1.15;">Lipsia, l’aeroporto più desolato del pianeta. In realtà è bellissimo: intanto perché è a 15 minuti da casa, e poi perché è nuovo, scintillante e superefficiente. Solo che non c’è mai nessuno. Tanto che non hanno nemmeno ritenuto utile aprire un duty free, o un barettino o un giornalaio: una volta passati i controlli, sei loro prigioniero. Hai sete? Ca**i tuoi, dovevi pensarci prima. E ma l’acqua non me la fanno passare ai controlli...Ca**i tuoi uguale. Stamattina alle 6 poi il traffico passeggeri era talmente intenso che ogni singolo addetto ai controlli ha attaccato bottone con me con i pretesti più disparati. Tenerissimo il tizio che doveva solo controllare la carta d’imbarco per l’accesso ai nastri: prende il biglietto, se lo rigira un po’ tra le mani e attacca: “Bello viaggiare, eh?” Silenzio. Io, ancora addormentata: “Ehr...sì”. “Tirana, eh?”, senza accennare a restituirmi il biglietto. Lo guardo stralunata. Più che “Jawohl” con forzato entusiasmo la mia fantasia non riesce a partorire, e me ne vado un po’ dispiaciuta di non aver saputo cogliere l’attimo di profondo scambio culturale che avrebbe potuto nascere da quella conversazione antelucana. </span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Cos’avrà da offrire il prossimo aeroporto? Tirana, arrivo: stupiscimi!</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="font-weight: normal;"><br /><span style="background-color: transparent; color: black; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span></b>
</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.15; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> </span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span><br /></div>
<span style="font-family: Arial; font-size: 15px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"></span>Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-37798588051280718952012-07-16T12:41:00.000+02:002014-04-20T18:45:00.655+02:00Ein Jahr ist vorbei...parte seconda<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Prosegue da <a href="http://viverespaesati.blogspot.com/2012/07/ein-jahr-ist-vorbeiparte-prima.html" target="_blank">qui</a> la mia profonda e minuziosa analisi del mio primo anno in terra tedesca: la Germania vista da me dalla A alla Z, ovvero come vivere spaesati ed essere felici!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #f4cccc;">H come HIMMEL</span> - Bello come il ciel di Lombardia quando è bello? No! Bello come il ciel di Turingia quando è bello! Dove il "quando è bello" è fondamentale, data l'esiguità di giornate serene a disposizione. Ma quando il sole finalmente arriva, non mi è mai capitato di vedere un'immensità così azzurro intenso, pulita e luminosa sopra la mia testa. E la sera, le nuvole si tingono di colori che da noi non esistono: rosso cupo, viola, blu, nero. Inutile dire che, in una piccola città immersa nella natura come Nordhausen, il cielo notturno è un'esperienza davvero imperdibile (quando è sereno, ovviamente): le poche luci artificiali permettono di godersi una volta celeste immensa punteggiata di stelle che sembrano lampioni tanto sono grosse e brillanti. E con un po' di nostalgia penso a quanto sarebbe bello godersi lo stesso cielo sdraiati nel tepore di una spiaggia italiana... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #ea9999;">I<span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #ea9999;">come ITALIA!</span> - Inutile dire di no, i nostri "cugini" tedeschi hanno sviluppato per noi un imprescindibile sentimento di amore-repulsione che, volenti o nolenti, ci costringe a stare vicinivicini. Dicono di amare il nostro clima, la nostra cultura, il nostro mare, il nostro sole, il nostro cibo. Ma poi si lamentano del traffico, dello smog, dei ladri, del costo della vita. Come se noi non ce ne fossimo mai accorti, liebe Freunde! Non è che potete pretendere la perfezione, siamo italiani dopotutto. E allora si creano la loro piccola illusione d'italianità nel pieno rispetto della perfetta tedeschità, aprendo <i>Restaurante Vero Italia Pizza Sprint</i> un po' ovunque e spacciando <i>Pene Arabiato</i> come verace piatto italico. Ma comunque lo so, liebe Freunde, che in realtà continuate a sbirciarci con un po' d'invidia, cercando di capire come possiamo, noi bifolchi italioti, rovinare un Paese così bello. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Quando lo scopriamo anche noi ve lo diciamo, comunque. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #e06666;">J<span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #e06666;">come JAWOHL</span> - Ovvero l'arte di dire sempre di sì anche quando non capisci una mazza. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white;">Che è più o meno quello che mi capita ogni volta che entro in qualche ufficio o devo sbrigare qualunque cosa che non sia comprare un chilo di pomodori o suonare il pianoforte. Bisogna guardare con somma concentrazione l'interlocutore, aggrottando la fronte per fargli capire che sì, stiamo ascoltando e traducendo minuziosamente ogni singola sputacchiante sillaba del suo discorso (ricordate lo sguardo falsamente concentrato rivolto alla prof di matematica mentre vi rispiega per l'ottava volta il teorema delle funzioni implicite, sperando che noti la vostra totale abnegazione e comprensione della materia in modo che non vi faccia domande dopo?); interloquire di tanto in tanto con <i>Jaa, Natürlich, Ach so, Stimmt</i>. Annuire con espressione grave e pensosa. </span><span style="background-color: white;">E pregare che lì dentro non ci fossero dei punti di domanda.</span></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjphfBW9AcrXFyhxJsTjxBjszD3x8-IorD5aJ4JhpqO5TMUCQZbybUj54Mn5YizBVymHhEmzfHhY7LneejH6B_iHqD8yy4Sb3xcBnv1ifvRHf9cGl5_aanlQddbgKMi77ulSPRiI9tlTU/s1600/Kartoffelpuffer_mit_Apfelmus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjphfBW9AcrXFyhxJsTjxBjszD3x8-IorD5aJ4JhpqO5TMUCQZbybUj54Mn5YizBVymHhEmzfHhY7LneejH6B_iHqD8yy4Sb3xcBnv1ifvRHf9cGl5_aanlQddbgKMi77ulSPRiI9tlTU/s200/Kartoffelpuffer_mit_Apfelmus.jpg" height="150" width="200" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Kartoffelpuffer mit Apfelmus</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #cc0000;">K<span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #cc0000;">come KARTOFFELN</span> - Il piatto nazionale della Germania. Qui i </span><span style="background-color: white;">tedeschi esprimono al massimo potenziale tutta la loro fantasia culinaria. Rösti, insalata di patate, patate e cipolle, patate e cetrioli, patate e patate, Frittes, Kartoffelnudeln (pasta di patate, tipo gnocconi), Klöße (che sono dei pallozzi fatti di patate crude grattugiate), arrivando ad aberranti accostamenti che possono includere marmellate - dalla salsa di rabarbaro alla composta di mirtilli. Una cara amica mi invitò un giorno a casa sua a mangiare i <i>Kartoffelpuffer</i>, una parola dal suono puffoso che mi ha incuriosito. Non sono altro che frittelle di patate...che lei mi ha disgraziatamente servito con abbondante mousse di mela! E mentre cercavo di trangugiarle mi è apparso il santo protettore dei pizzaioli che scuoteva la testa, amareggiato. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: red;">L come LINGUA</span> - <i>Scheiße!</i> Non è un caso che questa sia la prima parola che mediamente ogni italiano impara non appena approda nel magico mondo della lingua tedesca: una bella parolaccia è quanto di più espressivo il malcapitato riesca ad esalare, dopo che la lingua gli si è attorcigliata in qualche groviglio di consonanti o quando si rende conto che l'acca, sì, maledizione, va pronunciata. <b>Eichhörnchen</b>, stupido essere peloso. Tanto per dirne una.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #660000;">M<span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #660000;">come MODA</span> - Argomento che mi sta a cuore per le grandi soddisfazioni che la sciatteria tedesca mi regala, facendomi sentire elegante e alla moda (leggere <a href="http://suitelirica.blogspot.de/2012/06/questioni-di-look.html" target="_blank">qui</a> per approfondimenti). Tuttavia urge un rientro a Milano con impellente bisogno di shopping. Crisi dei saldi? Arrivo io!!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">[...continua...]</span></div>
<br />Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-47582450976018053612012-07-16T10:14:00.000+02:002014-04-20T18:45:18.432+02:00Ein Jahr ist vorbei...parte prima<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quasi un anno è volato da quando ho deciso di imbarcarmi nella mia avventura tedesca: un po' come tutte le cose entusiasmanti e dense di novità mi è sembrato allo stesso tempo passare rapidissimo e interminabile. <i>"Solo un anno??!!"</i> e <i>"Già un anno!"</i> si fondono in un lasso temporale indefinito e mutevole, che in ogni caso sta per volgere al termine.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una città nuova mi aspetta dietro l'angolo, una casa nuova, un lavoro nuovo, e una vita completamente nuova finalmente accanto a quel matto che per amore ha deciso di affrontare lo studio del tedesco e lanciarsi in quest'avventura con me!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tempo di bilanci, ordunque! Un po' come a capodanno, quando blog e giornali fanno a gara per sciorinare il meglio e il peggio dell'anno passato, solo che io lo faccio a luglio...<i style="background-color: white;">Veh, che originale!</i><span style="background-color: white;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #cfe2f3;">A come ADRENALINA</span> - I primi giorni in Germania sono stati un vero tuffo nel vuoto: non sapevo cosa aspettarmi, come comportarmi, cosa sarebbe accaduto...La risposta: un bel niente! Certo, all'inizio è tutto diverso e incasinato, ma poi ci si accorge che la vita in fondo non è poi molto diversa da quella di sempre e che i tedeschi non stanno lì a scrutarti come se fossi una creatura aliena. In fondo la Germania è come l'Italia, solo più ordinata, più pulita, più fredda e con più consonanti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #9fc5e8;">B come BROKKOLI</span> - Un giorno capirò perchè diavolo i tedeschi, che hanno una lingua così complessa e ricca di sfumature, non siano mai stati in grado di coniare alcuni semplici vocaboli preferendo invece importare direttamente un termine straniero. Ma storpiandolo. E così fioccano i Pepperoni (che non sono i peperoni), i Salami (che non è il salame), i Brokkoli (che effettivamente sono i broccoli, ma con 'ste kappa da bimbominkia che mi fanno morire...<i>Bella zio, la vekkia m ha mndt al merk a kmprr i Brokkoli</i>). </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #6fa8dc;">C come CANZONI</span> - Accendete la radio e fate una rapida incursione nel magico mondo del podcast radiofonico germanico: è un'esperienza scioccante ma che fa profondamente rivalutare il livello qualitativo della musica leggera italiana. Avete presente quando si fa zapping disperato e si capita immancabilmente su quei canali incomprensibili dove coppie di vecchietti ballano non si sa bene come e perchè? Ci sono sempre una tizia che canta con voce anonima da balera e un tizio con chitarra/fisarmonica/coretti su una base di zum-pa-pa e sintetizzatore...Eccoli! Sono le star della radio tedesca!</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #3d85c6;">D come DESOLAZIONE</span> - Ovvero, il mondo dopo le 18. Non c'è santo che tenga: i negozi chiudono, la gente esce da lavoro e tutti si barricano in casa fino alla mattina successiva. Non c'è un cane per strada. Effettivamente, non c'è nulla da fare per strada: niente vetrine, niente aperitivo, nienteeeee! </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #0b5394;">E<span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">come ESTATE</span> - Dove'è??? 14 gradi non sono estate!!</span></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: blue;">F<span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: blue;">come FINESTRE</span> - C'è talmente poco sole in Germania che evidentemente far entrare luce in casa propria è una priorità assoluta; effettivamente, dopo una di quelle tetre settimane invernali in cui il grigiume ristagna nell'aria come un sudario, è bellissimo accogliere un raggio di sole in casa la prima mattina di cielo sereno...Non altrettanto bello, almeno per me, è farmi svegliare ogni santo giorno dalla luce che <strike>filtra</strike> dilaga già alle 5 del mattino facendomi cristonare poco elegantemente. Ma perchè, o amici tedeschi, non mettete delle ca**o di persiane, scuri, tapparelle, quel che volete??!! Non vi disturba la luce dei lampioni la notte? Non vi va di dormire fino alle 10 la domenica? Io ho murato meglio che ho potuto le finestre della mia stanza, ma <i>die Sonne</i> se ne fotte allegramente e viene a baciarmi ogni santissima alba. Guten Morgen!!!</span></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="background-color: white;">G</span><span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">come GARTEN</span> - Qui in Germania (e in particolare, ho sentito dire, in Turingia) hanno un'abitudine che mi ha incuriosita parecchio fin da subito: gli Schrebergarten. Qui a Nordhausen ce ne sono diversi, dislocati in zone periferiche a fare da "ponte" tra la città e i campi e boschi circostanti. Sono dei mini-giardini uno attaccato all'altro che si affittano, dove la gente va per rilassarsi e godersi le rare belle giornate all'aria aperta, poichè è difficile avere un giardino privato sotto casa. In quel giardino si può farci un orto, le grigliate con gli amici, un'aiuola, ed è permesso metterci un piccolo capanno prefabbricato: alcuni lo usano solo come ripostiglio per i rastrelli, ma nulla vieta di ricavarci un paio di stanzette confortevoli e spedirci il marito quando ti fa girare le balle in casa - questo spiega la presenza di antenne paraboliche, che tra patate e cipolle avrebbero poco senso.</span></span></div>
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<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/RSIzWe33kpw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
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<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://viverespaesati.blogspot.com/2012/07/ein-jahr-ist-vorbeiparte-seconda.html" target="_blank">[...continua...]</a></span></div>
<br />Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-44267990643096986302012-06-20T15:22:00.000+02:002014-08-26T21:26:47.640+02:00Questioni di Look...<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Beh sì, diciamo pure che in Germania si vince facile. Riguardo all’abbigliamento, intendo.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDQgi1ZXj7nYKaRekXPDwDx24kvl42SBmdTKGU-f5Pe2BJybAKSWRExRnQ6wq9RzDRPNKj_gFPTi8Ymkt6zDVy0vWy0gq0nj3rvzr08lad7FcsoJKtFWmCu6F_CcBDOIavS23tyNHIlss/s1600/146233_f248.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDQgi1ZXj7nYKaRekXPDwDx24kvl42SBmdTKGU-f5Pe2BJybAKSWRExRnQ6wq9RzDRPNKj_gFPTi8Ymkt6zDVy0vWy0gq0nj3rvzr08lad7FcsoJKtFWmCu6F_CcBDOIavS23tyNHIlss/s200/146233_f248.jpg" height="200" width="113" /></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> L’ampiamente diffuso (e ampiamente documentato) stereotipo del tedesco agghindato con un’improbabile accozzaglia di vestiti casuali coronati dall’immancabile sandalo con calzino è un tantino abusato forse, ma testimonia bene il livello di accuratezza con cui le persone, soprattutto dalla mezza età in poi, si vestono. Da parte loro, i tedeschi ci ricompensano con una poco lusinghiera sfilza di luoghi comuni che vanno dall’italiano cialtrone all’italiano chiassoso e caciarone, dal ladro al pizzaiolo, dal gondoliere al fannullone. Ma sul look, signori miei, regniamo incontrastati. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se sei un italiano in Germania, non c’è straccio che indossi che non venga apprezzato all’unanimità come <i>made in Italy</i> <i>style</i>. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In Italia mi sono sempre considerata una che veste casual, termine talvolta utilizzato con l’accezione di “casuale”: jeans e maglietta e via andare, un abitino giusto per le occasioni. Dopo alcuni mesi qui, ho scoperto che i miei soliti jeans e maglietta erano considerati un <i>casual</i>, appunto,<i> </i>di grande stile: la rivelazione durante uno stupido gioco di domande a cui bisognava rispondere su un foglietto e confrontare la risposta alla fine. “Chi è più attento al look tra i tuoi amici?”…quando è saltato fuori il mio nome all’unanimità pensavo mi prendessero in giro, invece erano lì tutti seri a commentare che sì, era una t-shirt ma azzurra intonata agli orecchini e al trucco, e cascava leggermente scoprendo la spalla (e io che credevo fosse semplicemente larga, tsk!), e i jeans un po’ slavati con le all stars stinte (slavati e stinti, eh, mica vecchi) facevano molto casual chic. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho fatto fatica a restare seria.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi invece piove. E ci sono 15 gradi. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dannazione, il mio orologio biologico dice che dovrebbe essere estate già da un bel po’, e che se mi metto ancora quei dannati jeans mi si incolleranno direttamente alla pelle. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il mio armadio pullula di abitini comprati in un tripudio di ottimismo alla vigilia delle ferie a Capoverde, appesi malinconicamente da allora. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma diluvia. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma voglio la gonna. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Opto per una gonnellina di jeans abbinata a una maglietta blu e bianca, niente male. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Bene, e le scarpe??? </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ne ho di bellissime, altissime, apertissime, <u>inadattissime</u>. Sto per fare tardi a lavoro, così sbuffo e infilo un paio di stivalacci che avevo relegato nell’angolo delle cose-d'emergenza-se-proprio-diluvia-e-non-puoi-farne-a-meno…L’ultima volta che li ho usati è stato su un campo di gara di canottaggio sul lago di Varese dopo un temporale, e questo la dice lunga sulla considerazione in cui versano. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A coronare la mise un impermeabile stile ispettore Gadget.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma arrivata a lavoro, è stato un tripudio di “Du bist SOOO chic!” e “Mein Gott, du bist eine echte Italienerin” (<i>Come sei chic!</i> e <i>Mioddio, sei una vera donna italiana </i>) e “Aaah, italienisches Style…”, sorrisi di ammirazione e commenti sulla moda milanese.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sì, mi piace vincere facile. E camminare per strada sentendomi Bud Spencer sapendo che gli altri mi guardano manco fossi Sofia Loren. E godiamoci ‘sto momento di gloria, và! </span></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-52428829093681964972012-03-31T15:04:00.000+02:002014-04-20T18:46:13.537+02:00Vivere all'estero ed essere "buzzurri"<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Giovani italiani che sognano un futuro, forse all'estero, forse in Italia. Giovani che magari sin dai primi anni del liceo coltivano un progetto che sperano di realizzare negli anni a venire. Giovani che non vogliono accontentarsi di accettare quello che c'è ma decidono di provare ad affacciarsi oltre le soglie di casa per vedere se c'è uno spazio per il loro sogno.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dove "casa" a volte significa famiglia. A volte città. A volte Paese.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da quando mi sono trasferita in Germania (sette mesi oggi), frequento con assiduità forum e blog di persone nella mia stessa condizione di "espatriati" (suona male, non è vero?), giovani e meno giovani, leggendo storie, confrontando problemi, analizzando articoli per capire chi siamo e cosa vogliamo.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quello che volevo io quando sono partita mi è molto chiaro: lavorare sfruttando le mie capacità e la mia passione nell'ambito in cui mi sono cimentata anima e corpo per anni. Nel Belpaese ho lavorato con passione seguendo mille strade, mille progetti, sfornando proposte e accogliendo qualunque possibilità mi venisse offerta: ma dopo anni ancora non riuscivo a intravedere il momento in cui mi sarei finalmente affrancata dalla dipendenza economica familiare, non potendomi permettere un affitto né riuscendo a garantirmi un posto, se non fisso, accettabilmente stabile.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Avrei potuto accantonare il mio sogno.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In molti lo fanno.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per necessità o bisogno di concretezza.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quante volte mi sono sentita dire che con la musica non si mangia, che l'arte non è un lavoro e che "alla tua età avevo già due figli e lavoravo da dieci anni"? Nonostante le persone a me vicine abbiano sempre creduto in me senza farmi mai pesare le magre opportunità lavorative che riuscivo a racimolare, negli ultimi tempi in Italia sono arrivata a sentirmi un'intrusa in casa mia, una parassita senza lavoro che perdeva tempo a studiare libri (come se fosse una colpa) e perdermi dietro alla musica: complici quei geni di incompetenza che, nonostante cambino i governi, continuano ad affannarsi a blaterare cazzate solo perchè occupano una poltrona di potere. Ed ecco le schiere di <i>bamboccioni</i>, e più recentemente, di <i>sfigati </i>senza distinzione secondo questi signori che dovrebbero solo avere l'accortezza di tenere il becco chiuso. Se n'è dibattuto in abbondanza: ma accanto ai fannulloni che non hanno un obiettivo né la voglia di cercarselo preferendo farsi mantenere dal papà, quanti giovani ci sono che studiano e lavorano, e darebbero qualunque cosa pur di spiccare il volo ma non ce la fanno? E chi ha finito di studiare, ma il lavoro non lo trova? Perchè un giovane con sogni e progetti non può provare a seguire la sua strada, anche se questa dovesse risultare più lunga di un coetaneo che accetti qualunque lavoretto senza distinzione? Perchè chi vuole provare a intraprendere una carriera "alternativa" deve essere bollato come un figlio di papà che non ha nulla di meglio da fare?</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho la fortuna di avere due genitori meravigliosi che fin da quando ero bambina mi hanno sempre spronata ad inseguire e realizzare i miei sogni, e che mi hanno sostenuta e appoggiata anche quando molti altri genitori al loro posto avrebbero smesso di farlo. Per amore, suppongo, e perché anche nella loro vita hanno sempre combattuto per un ideale. E hanno accettato che, con fatica, io combattessi per il mio.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo fa di me una bambocciona o una sfigata perchè me ne sono andata di casa solo a ventinove anni? Per la mentalità media della società italiana il mio non è nemmeno un lavoro, ma un passatempo per il quale non ho il diritto di essere retribuita. E se lo sono, devo ritenermi una privilegiata. E chi se ne frega dei quasi vent'anni passati a studiare per realizzare il mio sogno parallelamente agli studi classici e all'università (che ho abbandonato), chi se ne frega se ho fatto dei sacrifici e se qualcuno li ha fatti per me.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questa gente mi risponderà, come ha sempre fatto, che i veri sacrifici sono alzarsi all'alba e andare a zappare la terra o spaccarsi la schiena in miniera.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ed è quindi anche per questa mentalità retrograda e ostile che ho colto la palla al balzo quando mi si è aperta la possibilità di andare a lavorare in Germania: dopo alcuni mesi di "colloqui" (noi le chiamiamo "audizioni", ma vorrei rendere l'idea) fatti a mie spese viaggiando avanti e indietro cercando di non scoraggiarmi dopo ogni rifiuto, sono stata assunta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non navigo nell'oro, ma mi pago un affitto e mi mantengo più che dignitosamente.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non rimarrò qui tutta la vita, ho in programma di trovare un posto più prestigioso perché sono consapevole delle mie possibilità: ma intanto mi faccio le ossa, approfondisco la lingua, scopro giorno per giorno un Paese dalle abitudini differenti dalle nostre, lavoro sodo e mi preparo per il futuro.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Perché scrivo tutto ciò? Semplice: sono stanca marcia di leggere i commenti qualunquisti e disfattisti che piovono come locuste ogniqualvolta un giornale, un blog o un forum pubblichino articoli in cui si parla di giovani "vincenti": per lo più, giovani che un bel giorno hanno chiuso il trolley e sono partiti in cerca del loro spazio. L'ultimo episodio risale a un paio di giorni fa, quando un blog del Corriere ha pubblicato <a href="http://solferino28.corriere.it/2012/03/29/quelli-che-partono-parte-seconda/#.T3TQJoWv1Yc.twitter" target="_blank">una piccola rassegna di "quelli che partono"</a>, raccontando brevemente storie e avventure di una decina di quasi-trentenni che hanno trovato lavoro e appagamento oltreconfine. Un'incredibile acrimonia accompagna la quasi totalità dei commenti, anonimi che si limitano a sputare con rabbia la loro frustrazione contro chi ci sta provando, a cambiare la sua vita. Credete che sia stato facile? Credete che sia stato comodo? Lasciare amici, famiglia, talvolta l'amore. Una lingua familiare e rassicurante. Un Paese caldo e accogliente, nonostante tutti i suoi problemi. Eppure per qualcuno siamo solo "<span style="background-color: white; line-height: 18px;">buzzurri senza arte né parte che appena arrivati a Berlino vengono rinchiusi nello zoo" (testuale commento), accusati di essere figli di papà che fanno lavori chic e se ne vanno perchè non vogliono sporcarsi le mani in Italia con lavori "veri".</span></span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;">A me questi commenti fanno male, mi provocano una rabbia infinita, ma poi faccio un bel respiro e penso che in fondo è solo uno di quegli idioti che nel mio Paese hanno sempre e solo cercato di farmi vergognare del mio lavoro, dei miei studi e dei miei sacrifici, contrapponendovi un lavoro di sudore e fatica, altro che strimpellare i tasti.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;">- Cosa fai di lavoro? - La musicista. - Ah, wow...ma ti pagano?</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 18px;"><br /></span>
<span style="line-height: 18px;">Vorrei chiudere un occhio, ma non ci riesco: perché finché esisterà questa ignoranza io so che non potrò mai lavorare come una persona normale nel mio Paese; perché trovo così stupido, gretto e meschino il fatto che si possa anche solo pensare una contrapposizione tra "chi parte" e "chi resta". Siamo tutti italiani e a modo nostro amiamo la nostra terra. Ma se è stato un altro Paese ad accorgersi delle mie potenzialità e a decidere di aver bisogno di me, peggio per l'Italia: io sono rimasta lì per trent'anni dimostrando in tutti i modi quello che potevo fare. </span><span style="line-height: 18px;">In trenta minuti di "colloquio" in Germania ho firmato un contratto. </span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 18px;"><br /></span>
</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-59013046481715083262012-03-23T15:35:00.000+01:002014-04-20T18:46:30.794+02:00Auf Wiedersehen, Tacheles!<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E così, il Tacheles chiude definitivamente i battenti: un momento amaro per coloro che hanno sempre considerato questo luogo come un crogiolo un po' anarchico, un po' intellettuale, un po' genialoide ma assolutamente parte integrante di Berlino.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyD5p5lwBjN3sYZeyutJr1B3rTZnTAqU3zeRDo2d1njFk_j6A89gZOqs22K4dxUrCGz6utjDGtaNmZqIZQp3AgGGPyRMnRMgMDWcmDfcJznK3KyvzSrn2WnGuPb1PlAGR-d4lrGQL2NzU/s1600/Tacheles.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyD5p5lwBjN3sYZeyutJr1B3rTZnTAqU3zeRDo2d1njFk_j6A89gZOqs22K4dxUrCGz6utjDGtaNmZqIZQp3AgGGPyRMnRMgMDWcmDfcJznK3KyvzSrn2WnGuPb1PlAGR-d4lrGQL2NzU/s320/Tacheles.jpg" height="240" width="320" /></span></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nella mia breve visita alla città ci sono solo passata davanti, scoccandogli un'occhiata di apprezzamento e ammirazione con la tacita promessa di entrarci la prossima volta che avrei messo piede nella capitale. Tacheles è sempre stato sinonimo di libertà, volontà, condivisione: in una parola, Berlino.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Berlino che ci piace vedere crescere giorno dopo giorno, quella distrutta e rinata dalle sue ceneri, quella che accoglie milioni di persone provenienti da mondi diversi, culture diverse, religioni diverse: la Berlino che tende la mano ai giovani, non con condiscendenza, ma con fratellanza, quella che vorresti ti dicesse "vieni, e trova il tuo spazio: ce la faremo insieme". E cosa c'è di più simbolico di un vecchio grande magazzino destinato alla demolizione, adottato e occupato da un gruppo di giovani artisti che lo eleggono propria casa dell'arte?</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da ventidue anni Tacheles ospita mostre, collettive, performance improvvisate e organizzate, installazioni spontanee e elaborate in anni di esperienza artistica. Ventidue anni. E' facile accostare, nel cuore, l'aggregazione spontanea degli artisti più disparati al crollo del muro di Berlino, avvenuto pochi masi prima: l'assioma arte/libertà è potente e vero.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E ora, il proprietario dell'immobile ha deciso che la masnada di artisti più o meno celebri che infestano i suoi corridoi devono sparire, massa improduttiva di lavativi che non producono denaro.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come dargli torto? Se è casa sua, deciderà bene lui che farne. Ma l'amaro è difficile da mandare giù, soprattutto sapendo che il proprietario (una banca) ci farà un hotel di lusso.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una sconfitta? Mai.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tacheles risorgerà, da un'altra parte, con altri sostenitori, nuove opere d'arte e rinnovato vigore: ma un angolo del cuore pulsante di Berlino è stato calpestato, e forse per sempre. Per soldi.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/yH-HGmQyJOQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<br />Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0Berlino, Germania52.524268 13.4062952.2151175 12.774576 52.8334185 14.038004tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-60759014954732456602012-03-17T16:10:00.000+01:002014-04-20T18:46:48.304+02:00Felicità su due ruote<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I raggi del sole iniziano a picchiare insistenti sui vetri delle mie finestre fin dalle prime ore del mattino, insinuandosi dispettosi tra le tende abbassate per venire a svegliarmi presto, troppo presto nel mio unico giorno libero! Ma se da un lato la tentazione di ficcare la testa sotto il cuscino e continuare a dormire è allettante, dall'altro la consapevolezza che un'altra meravigliosa giornata di sole e primavera sta per cominciare anche nella fredda Germania mi regala un sorriso e la voglia di alzarmi e far entrare l'aria frizzante e luminosa in casa.</span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E cosa c'è di meglio di un giro in bicicletta per assaporare questo tanto atteso inizio di primavera dopo la lunga clausura invernale? Attendo un paio d'ore, il tempo di assicurarmi che il sole abbia fatto il suo dovere scaldando per bene tutto quello che c'è da scaldare e inforco la belva.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Faccio fatica a trattenere una risata nel constatare che, nonostante i miei tentativi di adattamento alla vita e alle abitudini tedesche, non riuscirò mai a camuffare la mia origine italica (non che lo voglia!): d'accordo, le previsioni danno una massima di 20°, però conosco questo venticello infido che ghiaccia il naso e le dita, so bene che all'ombra i gradi sono dieci di meno, così esco vestita "a strati" con t-shirt, felpa e piumino. Aperto, ma pur sempre piumino. Il mio vicino mi saluta dal cortile in canottiera-bermuda-calzini-sandali con un "Guten Morgen" perplesso, e ricambio con un sorriso altrettanto sconcertato: come diavolo si vestirà ad agosto??</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La bicicletta mi dà un senso di libertà indescrivibile. Detesto di cuore le salite, perchè nonostante io sia una di quelle persone "sportive dentro", non sono esattamente un drago quando si tratta di sforzo fisico. In pianura sì, pedalerei per ore: ma una salitina appena appena è sufficiente a stroncarmi. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Con soddisfazione però riesco a pedalare strenuamente oltrepassando il mio precedente record, abbandonando il tentativo quasi giunta in vetta. Ma ne vale la pena: avevo notato su una cartina che girando dietro lo stradone dell'ospedale si può prendere una strada (una specie di circonvallazione, a vederla su google) che arriva direttamente al parco che avevo intenzione di raggiungere. Che gioia scoprire che si tratta di una fantastica strada con tanto di marciapiede/ciclabile completamente in discesa pieno di curvoni in mezzo al verde! </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Già solo il divertimento mi ripaga della salita precedente. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Arrivo al parco: voglio andare a vedere i cervi che vivono in un grande recinto poco più avanti, ma si tengono come sempre a distanza. In compenso le capre che arrivano belando sonoramente regalano la soddisfazione di una carezza sul muso.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Obiettivo raggiunto...che fare ora?</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Noto una ragazza sbucare in bicicletta da una stradina che immagino porti a un quartiere residenziale. La imbocco, giusto per pedalare ancora un po' prima di pranzo, e meraviglia! La stradina prosegue ai margini del parco per poi sfociare in un meraviglioso nulla circondato da verde e silenzio, un binario ferroviario che si snoda deserto a perdita d'occhio in aperta campagna.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il sentiero si trasforma presto in una vera stradina ciclabile che percorro piena di gioia e curiosità: il sole scalda davvero, il profumo della natura nell'aria è irresistibile e non ho orari. Quando mi fermo per scattare una foto, mi concedo qualche minuto di stupore e felicità: il silenzio. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il <u>silenzio</u>, gente.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da quanto tempo non ci siamo più abituati? Quando mai possiamo dire, davvero, di essere circondati da un silenzio assoluto - eppure accogliente?</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mentre pedalavo, il sibilo del vento nelle orecchie e i gemiti sferraglianti del ferrovecchio che mi ostino a chiamare bici mi avevano impedito di notarlo pienamente: ora solo il richiamo allegro di una cincia spezza l'immensa quiete che mi circonda. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' così bello che vorrei rimanere tutto il pomeriggio!</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRHb12x3J83qu0WsGPhowQzGW58qVSeoiMVeWU06CsOZL4rVy9imVxU_xDKRNQPg-fy9Q8fssRCsNq56_7S3IzF4JTH4gdslu9tyFp8Tn2EuSLpx3uBgFNmNGHy4kkdvNEfldTUiY-YJE/s1600/IMG_0024.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRHb12x3J83qu0WsGPhowQzGW58qVSeoiMVeWU06CsOZL4rVy9imVxU_xDKRNQPg-fy9Q8fssRCsNq56_7S3IzF4JTH4gdslu9tyFp8Tn2EuSLpx3uBgFNmNGHy4kkdvNEfldTUiY-YJE/s320/IMG_0024.JPG" height="240" width="320" /></span></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non ho scoperto dove arriva la pista ciclabile: giunta a un bivio mi sono ripromessa di tornarci la prossima giornata di sole attrezzandomi con un panino e acqua. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ciliegina sulla torta, sulla strada del ritorno un movimento sospetto alla mia destra mi fa pensare a un gatto spaventato dal mio passare, e con quale sorpresa vedo un bellissimo scoiattolo correre rapidissimo accanto a me per diversi metri prima di lanciarsi su un albero a sgranocchiare la sua nocciola!</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tutti dovremmo concederci momenti come questo: una boccata di felicità a buon mercato per ricordarci di amare il mondo che ci circonda.</span></div>
Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com1Nordhausen, Germania51.4990791 10.79158151.4200011 10.6336525 51.578157100000006 10.949509500000001tag:blogger.com,1999:blog-2824271027837808158.post-28904323879450266072012-01-18T19:44:00.000+01:002014-04-20T18:47:05.585+02:00Per chi affonda la Concordia<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'eroe e il vigliacco. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'Italia che affonda e quella che si sforza di restare a galla. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il dovere e la paura. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Coscienza e istinto. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Bulli e vittime.</span></div>
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<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chi siamo noi?</span></i></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In questi giorni il grande tema che appassiona l'Italia ruota attorno a una tragedia spettacolarizzata, il Titanic cent'anni dopo che torna a far parlare di sé, una grande piéce teatrale che abbaglia e sconvolge da quanto è ben realizzata, perfetta in ogni dettaglio. L'eroe e l'antagonista alla ribalta sotto i riflettori di un Paese che, appassionato e appassionante, ama da sempre farsi coinvolgere in risse e dispute a qualunque livello. Al bar, tra politologi da tavolino e calciofili d'esperienza, nei riciclatissimi programmi televisivi - che siano tribune elettorali o reality show -, e soprattutto nelle vicende di cronaca, che ci piace tanto più è nera. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chi non si è fatto morbosamente prendere un po' la mano dalle inquietanti storie che hanno puntato impietosi fari su paesi insignificanti come Avetrana o Brembate, cercando dettagli scabrosi e ricostruendo in cuor suo la "vera" vicenda? Inutile fingere: tutti lo facciamo. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ci <i>serve</i>: è un macabro rituale che ci mette la coscienza a posto e, in un periodo in cui le parole d'ordine sono "crisi", "crollo", "tasse", ci riequilibra e ci trova un posto in un mondo che tutto sommato riconosciamo ancora come il nostro, perché si fonda nonostante tutto sugli immutabili concetti di Bene e Male.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E cosa c'è di meglio di una vicenda in cui Bene e Male sono esplicitamente impersonati da due protagonisti perfettamente inquadrati nel loro ruolo? Il comandante vigliacco, quello che mette a repentaglio la vita di migliaia di persone per una <i>sboronata</i>, quello con gli occhi azzurri ma lo sguardo sfuggente, i capelli disordinati e quella voce al telefono così stridula e platealmente falsa. Il tipico italiano codardo. Non so, fosse una fiction all'italiana ci vedrei bene un Christian De Sica.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E dall'altra parte il buono, l'uomo integerrimo di saldi principi morali, con la voce salda e maschia, quello che passa dal gergo marinaresco a un ordine appassionato che di ufficiale ha ben poco, un bel viso pulito e ordinato che nasconde un animo da lupo di mare. Eroico, naturalmente. Ci metterei Accorsi, con quell'aria un po' da sex symbol involontario. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' tutto un cinema no?</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Perché la tribuna del giorno è una pioggia di urla e pollici versi nei confronti del cattivo, che deve morire e fare possibilmente una fine atroce sbranato nella fossa dei leoni, in pochi piangerebbero. Su Facebook la crudeltà non ha limite. Lo chiamano bastardo, uomo di merda, mostro. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli augurano di impiccarsi. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il signor De Falco invece è osannato come un eroe, anche se ora molti tendono a ridimensionare la faccenda: insomma, lui ha fatto semplicemente il suo dovere. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come è stato sottolineato da più parti, è inquietante quanto bisogno abbiamo di onestà e competenza sul lavoro in un momento in cui furbetti e raccomandati sembrano i padroni del Paese. </span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzUceLSnC1F9C7bLvw1lwUGHR5sHiXvRMvo0Ir7mw_IYS9q5pDeCAtWHeGfAGlkoRKlvocV00AWh6ZKqaUhzyXi2pcwACeQP0PPuHlUkD9AvEeeZ4ExViH7W8HytQnyWEZisdZIppJYBk/s1600/costa_concordia_6905.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzUceLSnC1F9C7bLvw1lwUGHR5sHiXvRMvo0Ir7mw_IYS9q5pDeCAtWHeGfAGlkoRKlvocV00AWh6ZKqaUhzyXi2pcwACeQP0PPuHlUkD9AvEeeZ4ExViH7W8HytQnyWEZisdZIppJYBk/s1600/costa_concordia_6905.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzUceLSnC1F9C7bLvw1lwUGHR5sHiXvRMvo0Ir7mw_IYS9q5pDeCAtWHeGfAGlkoRKlvocV00AWh6ZKqaUhzyXi2pcwACeQP0PPuHlUkD9AvEeeZ4ExViH7W8HytQnyWEZisdZIppJYBk/s320/costa_concordia_6905.jpg" height="180" width="320" /></a></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quello che vedo io, è un Paese disperatamente aggrappato alla figura del buono e corretto signor De Falco come immagine da promuovere nel mondo: <u>noi</u> siamo De Falco, mica Schettino. Quello non lo vogliamo manco morto, quello non ci rappresenta.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Eppure per chi ci guarda dall'estero <u>noi</u> siamo un po' Schettino. Ci piaccia o no. Siamo gente di buon cuore, ma spesso ciarlatani chiassosi e pigri. Piccoli o grandi imbroglioni, da quelli che non pagano il biglietto del tram agli evasori fiscali. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E noi ci ribelliamo, aggrappati a una figura che per tragica fatalità è finita sotto i riflettori, portandola ad esempio e dicendo: "Vedete? Vedete? Questo è un vero italiano, credeteci". <i>Aiutateci</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Siamo un paese che affonda, e abbiamo un disperato bisogno che ci sia un De Falco da qualche parte che dica allo Schettino di turno <b>"Vada a bordo, cazzo!"</b>, che dimostri che siamo un Paese che può ancora avere un ruolo nella storia, nella vita del mondo, che non verrà lasciato annegare nel suo circolo vizioso dell'incompetenza e dell'esibizionismo che, volenti o nolenti, ci rappresentano.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma non accanitevi più, vi prego. E' disumano. </span></div>
<br />Zaidehttp://www.blogger.com/profile/04495098584684813995noreply@blogger.com0