domenica 1 febbraio 2015

Sotto zero al parco

Dalla mia finestra un cielo azzurrissimo che fa da contorno a uno splendido sole irrompe promettente nella mia stanza. Wow, che giornata primaverile! Poi lo sguardo si abbassa, e vedo che macchine e strade sono letteralmente glassate di ghiaccio, una bella lastricata scivolosa che non risparmia. Ah, è una di quelle giornate! Tipicamente tedesche. Tu vieni indotto a credere che l'aria sia tiepida, che la vita stia tornando a rifiorire, che se esci il sole ti bacerà appassionatamente la pelle color mozzarella. E invece la morsa di gelo è ancora lì in agguato, pronta a stringersi a tenaglia intorno all'incauto che esce con la giacchina di jeans e la sciarpetta primaverile.
Ma ci vuole altro per scoraggiarmi, ormai ho deciso! Oggi passeggiata al parco!

Ogni volta che esce il sole i parchi di Lipsia si popolano: i tedeschi sanno che questa è una delle poche occasioni che hanno di procacciarsi vitamina D gratis, quindi escono a frotte bardati di giacche e guanti tecnici, scaldamuscoli e fasce anni '80. 
Ma la fauna prevalente è costituita da bambini e cani, di ogni foggia, razza ed età. In genere si muovono in piccoli branchi più o meno fangosi; oggi poi l'ambiente è particolarmente divertente perché il fango si è ghiacciato creando pericolosissime piste da bowling all'aperto, ed entrambe le specie vi si lanciano festose ignorando le più elementari leggi della fisica. 
Gioco del giorno: staccare a mani nude i lastroni di ghiaccio e portarsi in giro come trofei cubi gelati da un chilo. Oppure lanciarli e ridere quando si frantumano schizzando schegge gelide addosso alla sottoscritta.
Oltre a schivare questi piccoli proiettili vaganti, bisogna stare attenti alle bici: il ghiaccio fa un baffo, ai tedeschi. Bici munite ovviamente delle più fantasiose appendici per trasportare cani e bambini non dotati di autonomia motoria. 
Ed ecco allora fantastici trabiccoli a tre ruote chiaramente ispirati ai tricicli da fattorino o ai carretti del gelato contenenti uno o più pargoli (o cani) che sbirciano curiosi il gelido mondo attorno a loro.
Il più bello che ho visto sembrava un vero pullmino, sarei stata curiosa di vedere quanta prole ci fosse lì dentro ma il ciclista schizzava a una velocità folle, quindi mi sono limitata a una foto sfocata e lontana. 
Leipziger Auwald (clicca per ingrandire)


Ma il bello dei parchi di Lipsia è che ci puoi incontrare di tutto...Oggi ho visto gli struzzi!! 
Un lato del parco infatti è adiacente allo zoo e da un paio di punti si può guardare dentro le gabbie aperte degli animali della savana: sono andata lì convinta di vedere le zebre, che di solito ruminano beate da quell'angolazione, e invece si vede che anche allo zoo fanno il cambio stagionale: lo show di oggi è stato dunque offerto da una struzza altezzosa a cui dopo un po' si è aggiunto uno struzzo dall'aria veramente pirla. Cioè, lei era lì che masticava tutta figa tipo le struzze della danza delle ore in Fantasia, e lui dopo essersi dato un po' di arie sventagliando una coda pelusciosissima ha iniziato a camminare avanti e indietro come una specie di tacchino. Deludente, un gran calo di regalità. 
Lì vicino c'erano anche degli uccelli giganti non identificati tipo pterodattili.
Leipziger Auwald - Zoofenster (clicca per ingrandire)

Amo Lipsia!