domenica 13 aprile 2014

Adattamento - o di come non soccombere a Tirana

Caution! Post ad alto tasso ironico (ma non troppo) e polemico (ma non troppo). Astenersi permalosi, ipocriti e negazionisti. Maneggiare con cautela.

  • Regola d’oro per la sopravvivenza. Se non vuoi morire giovane, non attraversare mai le strade.
  • Essere pedone è una sfida alle convenzioni sociali. Se proprio devi attraversare una strada, attaccati ad un autoctono e buttati tra le macchine quando lo fanno loro: devono avere una passiva di intangibilità o qualcosa del genere, perché riescono sempre a sgusciare nel traffico come se fosse normale.
  • Simpatiche lucine. Spie luminose e sonore dell’auto sono simpatiche decorazioni che allietano la permanenza in taxi. Il tassista non mette la cintura, anche se i comandi dell’auto imperterriti continuano a fare deng deng deng e la spia luminosa lampeggia disperata, perché i due eventi non sono evidentemente correlati.
  • Voglio una vita spericolata. Il tassista alla fine decide con slancio creativo di mettere la cintura mentre con l’altra mano manda un sms e contemporaneamente imbocca una rotonda senza guardare a sinistra.
  • La strada e le sue regole (1). Non ci sono regole
  • La strada e le sue regole (2). Le precedenze non si rispettano, si interpretano.
  • La strada e le sue regole (3). La guida è creativa, una forma d’arte che come tale non va limitata né vincolata a regole. L’estro del tassista è sacro.
  • La poesia del quotidiano. Le frecce sono un accessorio del clacson. Il clacson è un mezzo di espressione e comunicazione, e come non può esistere il divieto di espressione, non si può pretendere di limitare l’uso del clacson. Sarebbe una lesione di diritti umani.
  • Vita sociale. La conversazione e lo scambio di idee sono fondamentali. Ogni posto è buono per fermarsi a scambiare due chiacchiere: il centro di una rotonda o una corsia di emergenza sono spazi aperti al confronto e al dialogo.
  • La legge si infrange per tutti. Come quelle della strada, anche le regole di comportamento vanno interpretate. Le leggi ci sono, e tutti le conoscono e le tengono ben presenti così da poterle infrangere con consapevolezza: il cartello “vietato fumare” è più che altro un accessorio da bar al pari del frigo o della macchinetta del caffé, niente di più.
  • Creazione del superuomo. Il traffico è chiaramente un problema che non sussiste. Il continuo afflusso di macchine favorisce la selezione naturale e la sopravvivenza degli individui geneticamente modificati compatibili con il luogo: polmoni foderati di catrame, udito bionico che supera la barriera di rumore, supervista resistente al fumo e allo smog. Le frequenti buche nei marciapiedi e tombini aperti non segnalati garantiscono la sopravvivenza ai soli individui dotati di acume, attenzione e vigore atletico, assicurando così la continuazione della specie di superuomo in grado di sopravvivere a queste latitudini.


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