lunedì 16 luglio 2012

Ein Jahr ist vorbei...parte prima

Quasi un anno è volato da quando ho deciso di imbarcarmi nella mia avventura tedesca: un po' come tutte le cose entusiasmanti e dense di novità mi è sembrato allo stesso tempo passare rapidissimo e interminabile. "Solo un anno??!!" e "Già un anno!" si fondono in un lasso temporale indefinito e mutevole, che in ogni caso sta per volgere al termine.
Una città nuova mi aspetta dietro l'angolo, una casa nuova, un lavoro nuovo, e una vita completamente nuova finalmente accanto a quel matto che per amore ha deciso di affrontare lo studio del tedesco e lanciarsi in quest'avventura con me!
Tempo di bilanci, ordunque! Un po' come a capodanno, quando blog e giornali fanno a gara per sciorinare il meglio e il peggio dell'anno passato, solo che io lo faccio a luglio...Veh, che originale! 

A come ADRENALINA - I primi giorni in Germania sono stati un vero tuffo nel vuoto: non sapevo cosa aspettarmi, come comportarmi, cosa sarebbe accaduto...La risposta: un bel niente! Certo, all'inizio è tutto diverso e incasinato, ma poi ci si accorge che la vita in fondo non è poi molto diversa da quella di sempre e che i tedeschi non stanno lì a scrutarti come se fossi una creatura aliena. In fondo la Germania è come l'Italia, solo più ordinata, più pulita, più fredda e con più consonanti.
B come BROKKOLI - Un giorno capirò perchè diavolo i tedeschi, che hanno una lingua così complessa e ricca di sfumature, non siano mai stati in grado di coniare alcuni semplici vocaboli preferendo invece importare direttamente un termine straniero. Ma storpiandolo. E così fioccano i Pepperoni (che non sono i peperoni), i Salami (che non è il salame), i Brokkoli (che effettivamente sono i broccoli, ma con 'ste kappa da bimbominkia che mi fanno morire...Bella zio, la vekkia m ha mndt al merk a kmprr i Brokkoli). 
C come CANZONI - Accendete la radio e fate una rapida incursione nel magico mondo del podcast radiofonico germanico: è un'esperienza scioccante ma che fa profondamente rivalutare il livello qualitativo della musica leggera italiana. Avete presente quando si fa zapping disperato e si capita immancabilmente su quei canali incomprensibili dove coppie di vecchietti ballano non si sa bene come e perchè? Ci sono sempre una tizia che canta con voce anonima da balera e un tizio con chitarra/fisarmonica/coretti su una base di zum-pa-pa e sintetizzatore...Eccoli! Sono le star della radio tedesca!
D come DESOLAZIONE - Ovvero, il mondo dopo le 18. Non c'è santo che tenga: i negozi chiudono, la gente esce da lavoro e tutti si barricano in casa fino alla mattina successiva. Non c'è un cane per strada. Effettivamente, non c'è nulla da fare per strada: niente vetrine, niente aperitivo, nienteeeee! 
E come ESTATE - Dove'è??? 14 gradi non sono estate!!
F come FINESTRE - C'è talmente poco sole in Germania che evidentemente far entrare luce in casa propria è una priorità assoluta; effettivamente, dopo una di quelle tetre settimane invernali in cui il grigiume ristagna nell'aria come un sudario, è bellissimo accogliere un raggio di sole in casa la prima mattina di cielo sereno...Non altrettanto bello, almeno per me, è farmi svegliare ogni santo giorno dalla luce che filtra dilaga già alle 5 del mattino facendomi cristonare poco elegantemente. Ma perchè, o amici tedeschi, non mettete delle ca**o di persiane, scuri, tapparelle, quel che volete??!! Non vi disturba la luce dei lampioni la notte? Non vi va di dormire fino alle 10 la domenica? Io ho murato meglio che ho potuto le finestre della mia stanza, ma die Sonne se ne fotte allegramente e viene a baciarmi ogni santissima alba. Guten Morgen!!!
G come GARTEN - Qui in Germania (e in particolare, ho sentito dire, in Turingia) hanno un'abitudine che mi ha incuriosita parecchio fin da subito: gli Schrebergarten. Qui a Nordhausen ce ne sono diversi, dislocati in zone periferiche a fare da "ponte" tra la città e i campi e boschi circostanti. Sono dei mini-giardini uno attaccato all'altro che si affittano, dove la gente va per rilassarsi e godersi le rare belle giornate all'aria aperta, poichè è difficile avere un giardino privato sotto casa. In quel giardino si può farci un orto, le grigliate con gli amici, un'aiuola, ed è permesso metterci un piccolo capanno prefabbricato: alcuni lo usano solo come ripostiglio per i rastrelli, ma nulla vieta di ricavarci un paio di stanzette confortevoli e spedirci il marito quando ti fa girare le balle in casa - questo spiega la presenza di antenne paraboliche, che tra patate e cipolle avrebbero poco senso.




1 commento:

  1. Bellissimo, bellissimo questo post! :D
    Sto sghignazzando dalle prime righe. Tra l'altro sai che anche i giapponesi importano UN CASINO di parole straniere (soprattutto inglesi, ma tantissime, eh), e anche qui non abbiamo scuri/tapparelle? O_O
    Scomodissimo, anche perché il sole sorge alle 4.20 circa. Che odio!
    Adesso vado a leggere la seconda parte.

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